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Sinodo: Il voto finale boccia tre articoli su divorziati e omosessuali

La Chiesa accogliente, quella che Papa Francesco descrive spesso come un “ospedale da campo” nel quale accogliere i caduti, i feriti e gli ultimi, ha tenuto aperta la sua porta con la votazione sul documento finale del Sinodo, raggiungendo la maggioranza dei 2/3 su 59 articoli e quella semplice sui restanti tre, che riguardavano divorziati e omosessuali.

Un successo del Papa, che ora può sentirsi veramente appagato e contento, sicuro che anche gli argomenti per ora non approvati, saranno presto, forse già nel prossimo anno, rimessi in discussione. Bergoglio ha voluto esprimere anche un ringraziamento alla stampa, perché il lavoro dei giornalisti, il riportare le indiscrezioni e le varie posizioni che si profilavano durante lo svolgimento del Sinodo, secondo il Pontefice ha contribuito ad alimentare un dibattito franco ed aperto tra i padri sinodali.

La linea portata avanti dal Papa è ormai tracciata e la maggioranza dei partecipanti al Sinodo ha ascoltato ed aiutato Bergoglio, anche se il testo che è stato votato ha dovuto tener conto anche di quanto era stato espresso dai più conservatori.

Il cammino del rinnovamento resta comunque in corso e nel prossimo Sinodo non potrà che proseguire. Nel suo discorso, che ha ottenuto anche una “standing ovation” di lunga durata, Papa Francesco ha parlato di quattro “tentazioni” ed ha invitato tutti a “non avere paura”, spiegando che anche la “diversità” è una risorsa preziosa.

Al termine del Sinodo, il documento votato conteneva 62 articoli, 8 in più del documento iniziale, che aveva prodotto alcune spaccature. Su questo documento, che è stato riscritto in parte, ed è frutto di mediazioni, l’assemblea si è ritrovata unita, alla fine di un confronto che si è rivelato libero e non precotto. Un confronto che è stato caratterizzato dalla trasparenza, in quanto Papa Bergoglio ha autorizzato anche la pubblicazione dei voti su ciascuno dei 61 articoli.

I tre punti del documento che hanno ottenuto solo la maggioranza semplice riguardano la comunione ai divorziati che si sono risposati, l’accoglienza “pastorale” agli omosessuali, e la comunione “spirituale”. Per il primo punto i voti contrari sono stati 74, sul secondo 62 e sul terzo 64.

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