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The Judge: Robert Downey Jr. e Robert Duvall protagonisti di un film capace di emozionare (trailer)

Presentato all’apertura del “Toronto International Film Festival“, The Judge è un film del 2014 in procinto di uscire anche nelle sale italiane.

Il regista David Dobkin dirige due protagonisti d’eccezione, Robert Downey Jr. e Robert Duvall, con la partecipazione di altri attori di spessore come Vera Farmiga, Billy Bob Thornton e Vincent D’Onofrio.
Tornato nel suo paese natale dell’Indiana in occasione del funerale della madre, Hanry Palmer – detto Hank – avvocato di città, viene a conoscenza di notizie inquietanti che riguardano suo padre Joseph, che svolge la professione di giudice nella stessa cittadina. Sull’uomo, infatti, gravano sospetti di omicidio. La vittima sarebbe un ex detenuto, appena scarcerato, precedentemente condannato dallo stesso Joseph. Certo dell’innocenza di suo padre, Hank decide di assumerne le difese dinanzi alla corte e a un’opinione pubblica sempre più ostile.
Una volta in Tribunale, l’uomo deve vedersela con l’agguerrito avvocato dell’accusa, Dwight Dickham, ben deciso a far condannare il giudice Palmer. Oltre alla vicenda meramente giudiziaria, nel film si snoda la vicenda umana di un uomo come Hank che, tornando a casa dopo molti anni di lontananza, si trova a recuperare rapporti familiari e d’amicizia che credeva ormai persi per sempre; tra questi, senza dubbio il più importante è quello col padre, punto di riferimento stimato ma al tempo stesso temuto.

The Judge è un film che sembra quasi usare come pretesto una drammatica causa giudiziaria per portare all’attenzione dello spettatore il vero dramma del clan dei Palmer, che è un dramma intimo e tutto familiare, fatto di antichi rancori, sospetti, parole mai dette e un forte rimpianto per ciò che poteva essere. Nelle vicende, infatti, sono implicati anche personaggi come Dale e Glen, fratelli di Hank, nonché la bella Sam, storica fidanzata di quest’ultimo fin dai tempi del liceo. Nessuno dei personaggi coinvolti appare felice, o quanto meno sereno: ciascuno di essi sembra recare con sé un pesante fardello di recriminazioni e dolori, un peso a tratti insostenibile che impedisce a ogni membro del clan dei Palmer di vivere un’esistenza appagante, priva di conflitti. Per la critica, con questo film Dobkin regala allo spettatore una delle trame più vivide, solide e riuscite della sua carriera di regista. Così concepito, il family drama risulta di spessore senza però essere pesante; le vicende giudiziarie finiscono, infatti, per divenire pause volte a stemperare la tensione familiare, offrendo al contempo ulteriori spunti di riflessione.

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