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USA: via libera alla vendita di droni armati agli alleati europei, Italia compresa

La sensazionale apertura da parte degli Stati Uniti è stata resa nota nella giornata di martedì, attraverso un comunicato emesso dal Dipartimento di Stato.

L’efficienza dell’esercito italiano potrebbe essere sensibilmente incrementata dall’aggiunta di droni armati, specialmente se si considera che fino a questo momento gli unici droni a disposizione dell’Italia non erano equipaggiati a dovere – erano del tutto privi di armi – ed erano destinati perlopiù ad operazioni di ricognizione o di intelligence.

Tale annuncio è da attribuirsi principalmente alla volontà, da parte di Washington, di poter contare su alleati ben armati, con equipaggiamenti estremamente efficienti e dall’alto potenziale strategico-militare.

I droni armati, da questo punto di vista, rappresentano uno tra i più alti risultati raggiunti dalla tecnologia militare contemporanea: a parte ogni altra considerazione, i droni armati sono dei velivoli che non abbisognano di un pilota; le loro principali funzioni sono poste sotto il controllo di computer o di tecnici specializzati che agiscono dalla terraferma, o da altri piloti che si trovano a bordo di altri velivoli. Si tratta di un’arma sensazionale, e il suo potenziale bellico-strategico è potenzialmente illimitato.

Le richieste degli acquirenti saranno analizzate minuziosamente, e l’approvazione definitiva, in ogni caso, spetterà ai membri del Congresso.

I dettagli della nuova presa di posizione restano rigidamente sotto chiave, e il Dipartimento di Stato – per non parlare della CIA, del Dipartimento di Sicurezza e dell’Intelligence – non hanno lasciato trapelare nessuna ulteriore informazione.

Nel corso delle ultime campagne militari, del resto, gli Stati Uniti hanno costruito il proprio disegno strategico attorno all’utilizzo dei droni, al loro sfruttamento e al loro costante impiego, una strategia bellica che ha prodotto risultati notevoli. Basti pensare all’Afghanistan, allo Yemen, all’Iraq, al Pakistan, tutti luoghi in cui l’utilizzo dei droni è risultato decisivo, assolutamente determinante per conferire agli statunitensi una posizione di netta superiorità rispetto agli avversari.

La vendita di droni armati era stata proibita nel 1987 attraverso l’accordo “The Missile Technology Control Regime”, che ne aveva sostanzialmente annullato l’esportazione in diversi paesi europei (ad eccezione della Gran Bretagna).

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