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193 Stati nel Mondo, ma molti altri quelli non riconosciuti. In libreria arriva “l’Atlante dei Paesi che non esistono”

Il mondo è pieno di stati riconosciuti dalle autorità: il totale è arrivato a 193. Per essere considerati tali, naturalmente, gli aspiranti Stati devono possedere un terreno, una popolazione ed ovviamente un governo. Esistono alcuni territori che hanno tutto questo, ma che per i motivi più diversi non vengono riconosciuti dalle Nazioni Unite. Oggi possiamo passarli in rassegna grazie allo studioso Nick Middleton e alla sua opera: l'”Atlante dei Paesi che non esistono”. Il libro arriverà in Italia a fine Ottobre, nel mentre approfittiamone per andare alla scoperta di quelli più singolari.

Lo stato di Moskitia

Prima del 2009, lo stato di Moskitia faceva parte del Nicaragua. Poi, la decisione di schierare un esercito di 200 soldati per reclamare l’indipendenza. Si tratta di una delle peggiori regioni del Mondo: la terra è invasa da fiumi e lagune, ed è costantemente bersagliata da tempeste ed uragani.
Gli abitanti sono tagliati fuori dal resto del Centro America, tanto da rendere impossibili persino le cure mediche. La regione è abitata dai Miskitos, un’etnia del luogo. La Moskitia è una regione particolarmente insalubre e invasa dalle malattie. La capitale è Puerto Cabezas e la popolazione è di 150.000 anime.

La monarchia del Barotseland

Il Barotseland è un’antichissima monarchia situata nello Zambia, lungo il fiume Zambesi. Dal 2011, il Barotseland ha deciso di dichiarare la propria indipendenza. Si tratta di un angolo di Africa dove gli usi e i costumi sono rimasti gli stessi dai tempi di Livingstone: visitarla senza portare un dono a corte potrebbe essere visto come un’offesa mortale.

La regione è abitata dai Lozi, il monarca è Lubosi Imwiko II. Di recente si sono aperti al mondo esterno, ma solo per gridare la loro voglia di rivendicazione. La capitale è Mongu e la popolazione è di 3.500.000.

La nazione del Lakota

La tribù del Lakota è stata la prima nazione indiana a sottrarsi dai trattati degli Stati Uniti d’America, proclamando la propria indipendenza nel 2007: la piccola nazione si trova tra il Sud Dakota e il Wyoming: attualmente è riconosciuta solo da Venezuela e Bolivia. I Lakota sono un popolo indiano famoso soprattutto per le antiche tradizioni. La più importante è la Wiwanyag Wachipi: la Danza del Sole che viene messa in pratica attraverso l’auto-sacrificio, e che ha il compito di donare nuova linfa vitale ai Lakota. Si tratta di una tradizione che risale all’epoca pre-cristiana. La capitale è Porcupine e gli abitanti sono 100.000.

Il paese di Transnistria

Sulla sottile striscia di terra distribuita lungo il fiume Dnistro, a poche ore di treno da Odessa, si trova la Transnistria: un Paese che si trova immerso nella Moldavia. L’indipendenza è stata proclamata nel 1990, di fronte ai mitra spianati dei Moldavi.
Si tratta di un autentico buco nero della Terra: fra le statue di Lenin e gli stendardi Sovietici, a Transnistria spesso si svolgono traffici di organi, armi e droga.
L’unica a riconoscerla è la Russia, che le offre anche protezione. La popolazione conta 518.000 abitanti e la capitale è Tiraspol.

La terra di Mapuche

La terra di Mapuche è uno stato non riconosciuto che ha dichiarato la propria indipendenza dal Cile nel lontanissimo 1641. I figli della terra (il significato di Mapuche) occupano una porzione di territorio compresa fra il Cile e l’Argentina. E ancora oggi, dopo 400 anni, non hanno la minima intenzione di abbandonare i propri intenti indipendentisti. I Mapuche sono l’unico popolo indigeno del Sud America a non essersi sottomesso ai conquistadores spagnoli. La loro filosofia è totalmente dedita alla natura: si tratta di una tribù composta da contadini e da guerrieri. il Mapuche è probabilmente la democrazia più antica sopravvissuta fino ai giorni nostri: nel 1800 sono stati assoggettati da cileni e argentini, ma non hanno rinunciato alla difesa delle loro terre.

L’arcipelago di Moroc-Songhrati-Meads

Si tratta di un piccolissimo arcipelago situato in Asia: nell’800, molte di queste isolette (le Spratly) vennero scoperte e colonizzate in base alla legge che ne assicurava la proprietà ai primi avventori. A scoprire Moroc-Songhrati-Meads fu il capitano inglese James George Meads, nel 1877. La storia di Moroc è molto particolare: nacque come Repubblica ed è sempre stata in mano ai discendenti di Meads. Addirittura, il figlio di Meads tentò un colpo di stato per trasformarla in una monarchia.
Moroc si trova nel Mar cinese e fino agli anni ’90 è stato al centro delle rivendicazioni dei Meads. Durante la sua storia ha dovuto resistere ai tentativi di annessione di Cina, Malesia, Vietnam, Taiwan e Filippine.

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