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Accordo Grecia-Ue e le reazioni della politica italiana. Per Grillo “colpo di stato”, Salvini parla di buffonata

Non mancano le reazioni dal mondo politico italiano riguardo la bozza di accordo, individuata dall’Eurogruppo, che potrebbe scongiurare la tanto temuta Grexit. Una situazione che ha tenuto col fiato sospeso l’Italia, così come anche gli altri paesi dell’Unione che vantano crediti importanti nei confronti del paese ellenico, e che hanno allo stesso tempo a cuore le sorti ed il futuro dell’UE.

Il più duro sull’argomento è stato senza ombra di dubbio il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, che non ha esitato a parlare di ‘colpo di stato‘, e soprattutto di delegittimazione della sovranità della Grecia. Secondo Gl’ex comico le misure imposte dall’Unione Europea per scongiurare la Grexit sono state un vero e proprio schiaffo nei confronti della volontà espressa dal popolo con il referendum di domenica 6 Luglio. Un attacco durissimo che secondo il leader del M5S vuole essere anche un avvertimento a tutti quei paesi facenti parti dell’Unione che avessero intenzione di far valere la propria sovranità.

Toni drammatici ripresi anche da un altro esponente di spicco del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che è entrato letteralmente a gamba tesa sul premier ellenico Alexis Tsipras. Secondo Di Maio il primo ministro greco ha letteralmente sconfessato la volontà degli elettori espressa con il referendum, dimostrando di avere come volontà già prestabilita quella di piegarsi alle richieste dei creditori, qualunque fosse stato l’esito della consultazione di una settimana fa.

Ancor più caustico sull’accordo il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che ha parlato senza mezzi termini di “buffonata”, ricordando come gli oltre ottanta miliardi di euro in aiuti promessi alla Grecia andranno a favore di multinazionali, Banche e gruppi di potere per larga parte. Salvini si è anche augurato che i costi e le ripercussioni di questo accordo non finiscano anche sulle spalle degli Italiani, già duramente messi alla prova da una crisi economica lunga anni e che ancora non accenna a terminare.

Restando nel campo dell’opposizione, più moderato sul tema è stato l’esponente di Forza Italia, nonché governatore della Liguria, Giovanni Toti, che ha giudicato fondamentale la permanenza della Grecia dell’UE, auspicando un maggiore dialogo tra le parti in Europa, invocando nel contempo  un peso maggiore anche dell’Italia in termini politici.

Da parte del Governo la proposta di accordo che dovrebbe permettere alla Grecia di restare nell’UE è stata valutata invece positivamente, almeno in senso generale. Soprattutto il presidente del consiglio Matteo Renzi ha sottolineato come l’intesa sia arrivata al termine di una riunione fiume, capace anche di produrre grandi tensioni tra le parti, e che quindi non bisogna considerare come modesto e scontato un risultato che permette all’Unione Europea di non perdere pezzi, e all’economia continentale di evitare pesantissime ripercussioni. Lo scontro Tsipras-Merkel, secondo Renzi, non doveva risolversi in un affare personale, ma in un confronto per il bene della collettività.

Anche Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, ha sottolineato come a non passare sia stata sostanzialmente la linea di chi voleva la Grecia fuori dall’Unione Europea. La Boldrini ha anche ricordato, però, come le tensioni delle ultime settimane debbano servire da monito per cercare di ridisegnare quelli che sono i dogmi dell’UE, soprattutto in materia economica, che hanno finito di fatto col soffiare sul fuoco della crisi con una politica di eccessiva austerità.

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