Curiosità

Antiacaro e antibatterico, il nuovo tessuto intelligente parla italiano

Un tessuto antiacaro ed antibatterico: è questa l’ultima frontiera dei tessuti intelligenti, un tessuto presentato alla stampa all’interno di una caserma militare in provincia di Varese, in accordo con quelli che sembrano essere i suoi primi settori di applicazione.

Alla base di questa innovazione utilizzabile in moltissime applicazioni, c’è un progetto di ricerca che ha dato vita ad un trattamento ideato da Canepa, un’azienda tessile di San Fermo della Battaglia, che vede l’utilizzo del chitosano. Il chitosano, una sostanza completamente naturale, biocompatibile ed atossica, è ricavata dalla chitina, una proteina dell’esoscheletro di alcuni crostacei. Finora i suoi campi di applicazione erano prevalentemente legati a alla produzione di sostanze per il dimagrimento controllato. Oggi, invece, si è notato come questa sostanza impiegata nella realizzazione di tessuti, apporta benefici all’epidermide, limitando gli effetti sgradevoli del sudore e prevenendo allergie e dermatiti causate dall’acaro della polvere.

In questa nuova invenzione anche una forte componente ambientale: usando questi particolari tessuti, infatti, si è risparmiato più del 50% dell’acqua e dell’energia necessarie alla produzione, sono limitate le temperature necessarie ai cicli di lavaggio intorno ai 30-40 gradi, con il conseguente risparmio di sapone ed una sostanziale diminuzione di CO2 in atmosfera.
Canepa è la prima azienda italiana nel Mondo che ha sottoscritto il protocollo siglato da Greenpeace denominato “Detox” a tutela dell’ambiente, impegnandosi ad eliminare dai processi produttivi dei suoi tessuti undici diverse classi di sostanze chimiche pericolose e tossiche. Si tratta di un impegno condiviso da altre sei aziende tessili italiane, a conferma della necessità di questo ambiente a doversi spostare verso scelte ecocompatibili.

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