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Cinquanta sfumature di grigio: sketch sull’Isis, ma la video parodia di Dakota Johnson non piace a molti

Se ci fosse un premio per l’attrice più criticata del momento, non ci sarebbero dubbi sulla vincitrice: sarebbe Dakota Johnson. Ai giudizi non proprio lusinghieri sulla sua interpretazione in “Cinquanta sfumature di grigio“, si sono aggiunte ulteriori critiche per la sua partecipazione ad uno spot di natura satirica sull’Isis, gruppo terrorista molto attivo in Iraq e in Siria.

Nel filmato mandato in onda durante il “Saturday Night Live”, la giovane Dakota appare in compagnia di un altro attore, l’americano Taran Killam, che interpreta suo padre e accompagna la ragazza all’aeroporto, dove ad attenderla c’è un gruppo di jihadisti. Il padre, a quel punto, consegna sua figlia al manipolo di estremisti, raccomandandosi affinché si prendano cura di lei, quando e uno dei terroristi replica:

“A morte l’America!”.

Il breve filmato è stato in grado di spaccare l’opinione pubblica, fra coloro che hanno apprezzato l’intento satirico e chi invece l’ha trovato fuori luogo, soprattutto in un momento delicato a livello internazionale come questo.
A rispondere a critiche e polemiche è stato per primo Taran Killam, che sul suo account Twitter ha affermato che la libertà di scherzare è “l’arma più potente” in assoluto. Nel mirino delle polemiche è finita, ovviamente, anche Dakota Johnson, criticata in maniera particolare dall’autrice Steena Holmes, che indirettamente le ha chiesto cosa ci sia di divertente in un video simile alla luce dei numerosi omicidi compiuti dall’Isis. Per il momento l’attrice non ha replicato, ma, probabilmente, ormai ha sviluppato una certa abitudine alle critiche e certo non la spaventa essere al centro dell’attenzione a livello mediatico, dopo che lo è stata a lungo nelle ultime settimane per la sua interpretazione nei (pochi) panni di Anastasia Steele.

Al netto delle polemiche, però, il dubbio rimane: lo sketch in cui la giovane Dakota si arruola nell’Isis è divertente oppure offensivo?

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