Cronaca

Coppia-killer di Saronno: nelle intercettazioni dettagli agghiaccianti sulle morti “anomale” in ospedale

LA COPPIA-KILLER DI SARONNO – Dopo l’arresto dell’anestesista Lorenzo Cazzaniga e di Laura Taroni, l’infermiera che era diventata la sua amante, la rivelazione di alcune intercettazioni telefoniche ha fatto emergere nuovi e più agghiaccianti particolari circa l’impressionante sequela di morti sospette avvenute presso l’ospedale di Saronno (Varese) tra il 2011 e il 2014.

Quello che è già uno dei casi di cronaca più shockanti degli ultimi anni sta cominciando a rivelare una storia fatta di follia, ricatti, omicidi, relazioni morbose e anche il coinvolgimento di minori, ovvero i figli dell’infermiera. E nell’inchiesta avviata nel 2013 e che ha portato al fermo della coppia-killer potrebbero essere coinvolti anche altri membri del personale sanitario che lavorava nella struttura: una delle colleghe di Cazzaniga, infatti, sarebbe stata a conoscenza di alcuni particolari ed ora è indagata anche per “falso ideologico” dopo aver provato a ricattarlo in cambio del suo silenzio.

LE INTERCETTAZIONI E LE MORTI “ANOMALE” – Tutto era cominciato nel 2013 con l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta interna all’ospedale a seguito delle ripetute segnalazioni di morti “anomale”: tra il 2011 e il 2014, infatti, sarebbero ben 45 i casi di decessi avvenuti quando era di turno Cazzaniga (autodefinitosi “l’angelo della morte” tra i suoi stessi colleghi) e tra i quali figurerebbero anche Massimo Guerra e Maria Rita Clerici, rispettivamente marito e madre della Taroni. Da qui sono partite le indagini dei Carabinieri che, al momento, hanno portato al sequestro di centinaia di cartelle cliniche e coinvolgono 14 indagati in totale, tra personale medico e infermieristico.

Oltre a quello che oramai sui quotidiani è stato definito il famigerato “protocollo Cazzaniga” (l’eutanasia illegale che l’anestesista applicava alle vittime “credendosi un Dio”), hanno destato scalpore alcuni passaggi delle intercettazioni nelle quali la Taroni giurava al suo amante che sarebbe arrivata ad uccidere i propri figli se fosse stato necessario. Anche per questo motivo, i due bimbi sono stati immediatamente allontanati dalla propria dimora su decisione del Tribunale dei Minori e ora si trovano in una struttura protetta, dopo aver visto distrutta la propria famiglia in pochi mesi.

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