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Dopo Maradona-la manos di Dio e Fortapàsc , torna al cinema Risi con “Tre tocchi” (trailer)

Marco Risi torna dietro la macchina da presa con “Tre tocchi“.

Il titolo è un chiaro riferimento al mondo del calcio ed è proprio questa disciplina ad accomunare i sei protagonisti dell’ultimo lavoro del regista. L’altra passione che li accomuna è la professione di attore, svolta senza troppa fortuna, ma sempre con la speranza di riuscire a raggiungere la notorietà.
Davanti alla macchina da presa si muovono Gilles, ragazzo dal fisico scolpito, star dei fotoromanzi che dietro comportamenti da spaccone nasconde un animo fragile che lo porta a trovare rifugio nella droga. Poi abbiamo Leandro e Vincenzo: il primo è un ragazzo napoletano che ha un passato oscuro, legato alla sua città natale; mentre il secondo trova solo nella violenza e nel sesso la valvola di sfogo per affrontare una difficile situazione familiare. Infine lo spettatore può osservare Max, che deve fare i conti con una carriera arenata, Antonio, che si è appena affacciato al mondo dello spettacolo e sfrutta la relazione con un’attrice attempata ed Emiliano, che pur di non perdere quel po’ di notorietà conquistata è disposto a qualsiasi compromesso.

L’idea del regista milanese, ovvero quella di raccontare storie che si intrecciano a vicenda, senza però farlo mai del tutto e aventi come unico denominatore comune il calcio è originale. Così come merita un plauso l’idea del “cinema che racconta il cinema“.
Tuttavia il film delude in parte le aspettative, vuoi per l’assenza di una trama abbastanza forte, vuoi per il fatto che il soggetto, che dovrebbe essere corale, non riesce ad esserlo. Tuttavia la pellicola merita di essere vista per l’originalità dell’ìdea che vi è alla base.

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