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Due sospetti terroristi dell’Isis incriminati in Australia, stavano preparando un attentato

Le maglie della ragnatela dell’Isis si stanno allargando sempre di più e sono arrivate anche in Australia.

A Sidney, le autorità australiane, hanno comunicato l’arresto e l’incriminazione di 2 persone sospette che sono state trovate in possesso di armi, un coltello ed un machete, una bandiera nera dell’Isis e di un video in arabo.

Secondo le autorità australiane i due stavano preparando un attentato, che è stato così sventato. Secondo la comunicazione della autorità, l’attentato doveva consistere in una decapitazione pubblica, come quelle già eseguite da membri dell’Isis, e che erano previste anche da parte dei militanti islamici che sono stati arrestati nelle scorse settimane in Belgio.

I due arrestati, abitavano in un sobborgo di Sidney e si chiamano Mohammed Kiad, di 25 anni e Omar Al-Kutobi, 24 anni. L’accusa che è stata spiccata nei loro confronti è quella di preparazione di un attacco terroristico, ed il processo, presso il tribunale della città australiana inizierà domani. Uno dei due arrestati, è protagonista del video, nel quale annuncia l’imminente attacco.

Sempre nella città australiana c’è stato un precedente nel mese di dicembre scorso. In quel caso il protagonista fu una persona di origini iraniane, che dopo essere entrato in un caffè prese in ostaggio 17 persone tenendole prigioniere per 16 ore. Alla fine del sequestro si registrarono due vittime. Secondo le autorità australiane, in questi ultimi mesi, il richiamo della Jihad è molto sentito nel paese e si teme che alcuni “foreign fihters”, abbiano deciso di unirsi all’Isis, ma le forze di polizia stanno intensificando la loro azione soprattutto dal punto di vista della prevenzione, tenendo sotto controllo particolari ambienti, dove si teme possano infiltrasi i richiami alla jihad.

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