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Furti in casa: uno studio della Cattolica indica giorni e ore più pericolosi

Negli ultimi anni, il fenomeno dei furti all’interno delle abitazioni ha avuto una crescita esponenziale, soprattutto nelle grandi città. Ora, uno studio promosso dai ricercatori dell’Università Cattolica, in collaborazione con l’Università di Trento e con il “dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno”, ha provato a fornire un aiuto per comprendere i punti di maggior rischio all’interno della città di Milano.

Allo studio è stato dato il nome di “Transcrime” e ha visto a capo il professor Ernesto Savona. Sono stati presi in considerazione i dati del 2013, attraverso i quali è stato possibile ottenere un “modello predittivo“. Secondo lo stesso Savona, infatti, riuscire a prevedere i furti può portare ad una loro prevenzione. Il capoluogo lombardo, secondo lo stesso studio, ha nella zona limitrofa alla Stazione Centrale, oltre che in Corso Buenos Aires, i suoi punti a maggior rischio furti. Altre zone da monitorare attentamente sono quella di Porta Venezia, il Corso XXII Marzo, Porta Romana e Città Studi.
Lo studio ha anche individuato i giorni della settimana nei quali il rischio aumenterebbe, ossia venerdì e sabato. In particolare, le fasce orarie più colpite sono, al mattino, tra le 8 e le 10 e, alla sera, tra le 17 e le 20, ossia quelle nelle quali si registra il maggiore via vai maggiore delle persone che si recano o ritornano dal luogo di lavoro, soprattutto all’interno dei palazzi. La domenica sera, invece, il rischio di subire una visita in casa indesiderata è molto minore.

Per quanto riguarda la media quotidiana dei furti compiuti all’interno degli appartamenti di Milano, è di uno ogni 2 minuti. Su 100 case, ben 18 hanno subito un furto e, di queste ultime, 6 sono state oggetto di più di una visita da parte dei ladri. Da segnalare anche il fatto che si verifica, in molti casi, quello che è stato definito come “effetto contagio“, ossia l’aumento del rischio per gli appartamenti o per le abitazioni che sono posizionate vicino ad una casa oggetto di un furto pochi giorni prima. Il rischio si estende fino alle abitazioni situate a 50 metri di distanza e per un periodo che può arrivare anche a 18 giorni dopo.
Sembra che i ladri agiscano come dei comuni lavoratori, in quanto iniziano già alle 8 del primo giorno della settimana a programmare i furti, aumentando la loro attività nel corso della settimana e raggiungendo il punto massimo il sabato, nelle ore che vanno dalle 12 alle 20.

Analizzando i dati del 2013 è emerso anche che le stagioni autunnali ed invernali sono le preferite dai topi d’appartamento. Dopo il periodo natalizio, e fino a tutto il mese di Gennaio, il rischio è ancora più alto.
I risultati dello studio sono stati resi noti all’interno dell’Università Cattolica, durante un incontro che ha visto presente Alessandro Pansa, in qualità di capo della polizia. Sono stati posti in evidenza anche i risultati delle previsioni fatte per il 2014, che sono riuscite ad individuare il 29,3 % dei luoghi nei quali si sono verificati i furti.
Nello scegliere quale abitazione derubare i ladri tengono conto non solo delle persone che le abitano, ma anche del “livello di urbanizzazione” della città. Per quanto riguarda il valore dell’immobile, non si tratta di uno dei criteri presi maggiormente in considerazione, in quanto anche le case popolari sono diventate oggetto di visita. Anzi, in queste ultime il furto risulta più semplice vista la mancanza, in molti casi, dei sistemi di allarme o di qualcuno preposto alla sorveglianza.
A rischiare sono, infine, le case abitate da anziani, che possono essere raggirati con più facilità.

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