Cronaca

Grandi opere, 35 arresti in tutta Italia: appalti per milioni di euro nel mirino dei Carabinieri

ARRESTI IN TUTTA ITALIA – Estorsione, associazione a delinquere e, in alcuni casi, anche corruzione: sono queste le accuse che hanno portato, nel corso delle ultime ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma ad eseguire 35 arresti in tutto il territorio nazionale nell’ambito di un’indagine sui cantieri delle cosiddette grandi opere.

Nel mirino delle forze dell’ordine ci sarebbero infatti alcuni contratti di subappalto relativi non solamente alla TAV Genova-Milano ma anche al sesto Macro-lotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e, infine, a un cantiere della People Mover di Pisa, la navetta su rotaia che dovrebbe collegare l’aeroporto Galileo Galilei alla città toscana.

L’operazione “Amalgama”, come è stata ribattezzata dagli inquirenti, ha visto entrare in azione i Carabinieri in otto regioni italiane e riguarderebbe le condotte illecite compiute nel corso degli ultimi mesi in tre delle principali opere pubbliche del nostro Paese.

SUBAPPALTI PILOTATI– Secondo quanto si apprende, la finalità dell’associazione a delinquere che viene contestata a 21 degli arrestati era quella di stipulare contratti di subappalto per centinaia di milioni di euro, pilotando l’assegnazione dei lavori e, di conseguenza, puntando ad escludere invece determinate società. In determinate circostanze, inoltre, sono stati rilevati episodi di turbativa d’asta in palese violazione della par condicio, come pure gare d’appalto in cui figuravano dei concorrenti definiti di comodo e il cui fine era quello di consentire l’assegnazione all’unica società interessata ai lavori.

L’operazione dei Carabinieri, inoltre, è stata coordinata con una speculare della Guardia di Finanza: le Fiamme Gialle, in collaborazione col GICO (Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata) di Genova e con la Procura del capoluogo ligure, hanno fatto scattare le manette per altre 14 persone (questa volta in relazione al cantiere del Terzo Valico ferroviario della Genova-Milano), alle quali viene contestato anche il reato di concussione oltre a quelli sopra sopra citati.