AttualitàMondo

‘Londra è il nostro prossimo obiettivo’: l’ISIS risponde ai raid britannici in Siria

LA MINACCIA DELL’ISIS – Come era stato previsto da molti esperti, l’ingresso ‘ufficiale’ della Gran Bretagna nella coalizione anti-ISIS e l’adozione di una strategia ‘interventista’ al pari di Russia e Francia ha avuto come conseguenza la reazione di alcuni esponenti del sedicente califfato islamico. A poche ore di distanza dal ‘via libera’ dato dalla Camera dei Comuni alla mozione presentata dal premier David Cameron a favore dell’avvio dei raid aerei in Siria, la risposta delle milizie jihadiste non si è fatta attendere. Tramite alcuni video e comunicati apparsi ieri online, è stato infatti annunciato che Londra sarà uno dei prossimi obiettivi della loro strategia del terrore: inoltre, secondo alcune fonti dell’intelligence britannica, diversi ‘foreign fighters’ sarebbero stati già esortati a tornare in Gran Bretagna per colpire quanto prima.

LE REAZIONI ALL’INTERVENTO – Stando a quanto riportato dalla CNN, non sarebbe però ancora chiara la strategia dell’ISIS e se la minaccia sia da considerare imminente o meno. I primi bombardamenti dei caccia britannici, nonché l’attivismo mostrato da Cameron, hanno ricevuto il pieno appoggio non solamente da parte di François Hollande (uno dei principali promotori di questa coalizione occidentale) ma anche di Barack Obama, secondo il quale ‘l’ISIS è oramai una minaccia globale e quindi può essere sconfitto solamente con una risposta globale’. Dal canto suo, la Russia ha accolto la notizia approvando ‘qualsiasi azione volta alla lotta’, ma ricordando anche, attraverso le parole dello stesso Vladimir Putin, che ‘è necessario dare vita a una coalizione unica nella lotta al terrorismo islamico’. Tuttavia, nonostante l’appoggio della comunità internazionale, in Gran Bretagna solo il 48% dei sudditi di Sua Maestà, stando ad un recente sondaggio, approverebbe l’intervento militare dal momento che teme una sovraesposizione del proprio Paese dal punto di vista della sicurezza.