Italia

‘Mondo di mezzo’, la sentenza della Cassazione esclude l’associazione mafiosa

Ribaltando la sentenza della Corte d’Appello, la Cassazione ha escluso l’associazione mafiosa per il ‘Mondo di mezzo’. Dunque, non si può più parlare di Mafia Capitale. La decisione dei giudici della Consulta ha come conseguenza diretta l’istituzione di un nuovo processo ai danni di Salvatore Buzzi (ex ras delle Cooperative) e Massimo Carminati (ex Nar). In Appello, i due erano stati condannati rispettivamente per 18 anni e 4 mesi e 14 anni e 6 mesi. L’accusa viene ora derubricata in semplice associazione a delinquere.

Le reazioni dal mondo della politica

Il sindaco Virginia Raggi conferma come sia stata scritta una pagina buia della storia di Roma, facendo riferimento al sodalizio criminale denominato fino a ieri Mafia Capitale. Nicola Morra, esponente del Movimento 5 Stelle e numero uno della commissione parlamentare antimafia ha dichiarato che le sentenze si rispettano, senza nascondere però dubbi e perplessità. Il più critico è Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord, commentando la sentenza della Cassazione, si è chiesto ironicamente se Mafia Capitale fosse un’associazione di volontariato, mettendo dunque in dubbio la scelta da parte dei giudici di escludere l’accusa di associazione di stampo mafioso.

Le difese di Carminati e Buzzi esultano

Il difensore legale di Massimo Carminati, l’avvocato Cesare Placanica, ha affermato come la Cassazione abbia giudicato la decisione presa in Appello insostenibile. Il legale Alessandro Diddi, difensore di Salvatore Buzzi, ha spiegato che la decisione della Consulta ha di fatto sostenuto quanto gli avvocati della difesa andavano ripetendo dal primo grado di giudizio. Giovanni Salvi, procuratore generale di Roma, non trova giustificazioni nell’esultanza dei legali della difesa, sottolineando come la Cassazione abbia confermato l’esistenza di associazioni nei termini presentati durante il processo di primo grado, nel corso del quale le pene inflitte erano state dure.