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Motogp: “Corro a Valencia”,Rossi rompe gli indugi e intanto spunta il filmato che incastra Marquez (video)

Domenica 25 Ottobre alla fine della gara di Sepang in Malesia tutto è passato in secondo piano: perfino i vincitori, l’ordine d’arrivo, la classifica, perchè la scena è stata del tutto occupata dallo scontro tra Valentino Rossi e Marc Marquez, costata al pilota italiano ben tre punti sulla patente per guida pericolosa.

Non c’e stata squalifica immediata da parte dei tre giudici Mike Webb, Franco Uncini e Javier Alonso perchè dal filmato iniziale non si evinceva l’evidenza del calcio che Valentino avrebbe tirato al giovane collega spagnolo, ma si vedeva solo l’avvicinamento delle due moto e il pilota catalano che finisce a terra poco dopo.
Gli animi, come era ampiamente prevedibile dalle dichiarazioni alla vigilia, erano già piuttosto accesi perchè la gara tra i due piloti si era da subito rivelata calda: solo al 5° giro si contavano ben nove sorpassi tra i due.

Valentino si è da subito detto innocente spiegando di aver cambiato traiettoria al 7° giro all’altezza della curva 14, momento in cui aveva rallentato e guardato Marquez per intimargli di smetterla con quell’atteggiamento provocatorio, dopo di che in curva era stato colpito dal manubrio della moto del pilota catalano e di conseguenza la sua gamba aveva perso aderenza con la pedana, facendo si che il suo ginocchio si aprisse e provocasse la caduta di Marc Marquez.
Il Dottore  ha sempre sostenuto che non si era trattato di un calcio voluto, ma di un incidente avvenuto in conseguenza dell’atteggiamento del collega anche perchè, ha voluto sottolineare ancora l’Italiano, se avesse voluto far cadere in quel modo Marquez avrebbe potuto sferrare un calcio molto prima e comunque sarebbe stato inutile poichè le Moto non sono facili da gettare a terra con un semplice calcio.

La Yamaha ha subito appellato la sentenza, ma tutto è stato inutile perchè la Federazione internazionale l’ha confermata e non sono previsti altri appelli nonostante il nuovo video, postato da Matteo Campanini, manager del circuito Tazio Nuvolari in provincia di Pavia, il quale lavorando quotidianamente con le televisioni a circuito chiuso ha deciso di rendere pubblico questo filmato.

Un video che scagiona Rossi e conferma tutto ciò che il pilota italiano ha sempre sostenuto: le nuove immagini, infatti, sono riprese frontalmente, permettendo di vedere Marc Marquez rallentare in una curva non stretta, intanto Rossi entra tra lo Spagnolo e l’interno della curva, rallenta anche lui voltandosi verso il collega, con l’evidente intenzione di parlare.

Marquez ha ancora 3 o 4 metri di pista, ma decide di rimettersi in una traiettoria più comoda e abborda Rossi avvicinandosi fino a toccare con il casco e il manubrio la gamba di Rossi, è a quel punto che Valentino perde il controllo della gamba e divarica il ginocchio causando la perdita di equilibrio del Catalano.
Nessun calcio dunque, proprio come Valentino ha sempre sostenuto, però ormai il dado e tratto e Valentino si troverà a gareggiare un Mondiale in fondo alla griglia, cosa che gli rende quasi impossibile la rimonta.

Comunque vada a Valencia, un episodio censurabile che ha raccolto l’interesse di tutti. Da due giorni a questa parte, infatti, difficile non aver sentito parlare dell’accaduto ad ogni angolo della strada, per una polemica che ha da subito coinvolto anche molti vip. A favore dell’Italiano, infatti, si sono schierati Vasco Rossi, Fiorello, Jovanotti, Cesare Cremonini, e Mancini, ognuno protagonista di messaggi di solidarietà e di incoraggiamento al Dottore.
Naturale che abbiano detto la loro anche gli addetti ai lavori che, come avvenuto per la gente comune, si sono spaccati nettamente, abbracciando due valutazioni ben distinte e contrapposte. Se Iannone ha subito cambiato la propria immagine social, postandone una con Rossi o il collaudatore dell’Aprilia Michael Laverty ha sottolineato come, nello sport, esistano regole non scritte, come il non infastidire chi si gioca un Mondiale, di parere opposto sono stati Giacomo Agostini, che ha rimproverato a Valentino di aver perso il controllo, o gli stessi Carl Fogarty e Casey Stoner . Quest’ultimo, ad esempio, ha voluto ricordare, via tweet,  allo stesso Laverty, come Rossi fu protagonista di un comportamento analogo a quello subito, nel 2010 a Motegi nei confronti del compagno Lorenzo, impegnato in una corsa iridata con Pedrosa.

A Rossi, comunque, non sono mancati neppure attesti istituzionali, con il Premier che ha telefonato al campione di Tavullia, mentre Salvini, coerente ad una dialettica politica di contrapposizione, non ha risparmiato critiche al centauro pesarese.
Anche il Coni sostiene Valentino Rossi rimproverandogli di esser caduto nella trappola di Marquez, ma sottolineando anche il comportamento poco sportivo di quest’ultimo e affermando che anche il pilota catalano avrebbe dovuto avere un’ammonizione per l’atteggiamento ostile tenuto in gara fin dal 3° giro. Marquez peraltro non è nuovo in episodi del genere, si ricordi lo scontro dello scorso anno con Iannone o quello di qualche anno fa con Simone Corsi che gli valse una penalità e la partenza in ultima posizione proprio a Valencia….la storia sembra ripetersi!
Ciò che amareggia gli addetti ai lavori è il fatto che in questo modo il Mondiale sia stato falsato, si tratta quindi di un’ingiustizia non solo nei confronti di Valentino Rossi, ma dello sport in generale, sopratutto di una disciplina che nasce  individuale e non dovrebbe quindi mai generare “spettacoli” del genere.

Valentino, inizialmente,  ha affermato di non essere ancora sicuro di  partecipare alla gara dell’8 Novembre a Valencia, ma evidentemente le sue parole erano contaminate dalla rabbia e frustrazione accumulata in gara. Qualche minuto fa, infatti, Rossi via social, ringraziando i tanti attestati di stima, ha annunciato come sia sua intenzione scendere in pista sul tracciato spagnolo.

Lo attende una gara difficile, ma non un’impresa  impossibile anche perchè Rossi ha ancora sette punti di vantaggio e la rabbia e la voglia di riscatto, spesso, sono buone compagne di viaggio in occasioni del genere…vedremo se il Dottore riuscirà a chiudere alla grande una pagina di sport di cui avremmo fatto tutti a meno e che ha oscurato, almeno in parte, anche la sua indiscussa immagine di Campione, costruita in anni di sorpassi e vittorie.

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