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Omicidio di Loris: il papà “Veronica era una mamma perfetta, non so più a chi credere”

È un uomo pieno di dubbi atroci, ma anche di ricordi indelebili, Davide Stival, il papà del piccolo Loris, che ha rilasciato una intervista a “Il Corriere della Sera”, nella quale emergono tutte le difficoltà che l’uomo sta affrontando in questo momento, dopo la morte del figlio, alla quale si è aggiunta la reclusione della moglie, accusata proprio di averlo ucciso.

A Santa Croce Camerina, David Stival cerca di fare chiarezza su quella che era la vita, felice secondo lui, della sua famiglia prima della tragedia, e dichiara che Veronica, la moglie, era una mamma perfetta, non solo per Loris, che era il suo preferito, ma anche per l’altro figlio.

David Stival dichiara di non sapere più “a chi credere”, dopo che gli inquirenti hanno arrestato la moglie Veronica, e l’hanno accusata con dovizia di prove, dell’uccisione di Loris. L’uomo, pur ammettendo che deve credere alle prove che sono state raccolte dagli inquirenti, sta vivendo il momento, come se invece della moglie si trattasse di una persona diversa, tanto era secondo Davide, l’affetto della donna nei confronti dei figli.

Nella lunga intervista concessa al quotidiano milanese, Davide Stival parla di tutto, dalla vita di tutti i giorni con Veronica che si occupava praticamente di tutto, dal tenere la casa in ordine, al pagamento delle bollette, al portare i bambini a scuola, a tenerli sempre puliti ed ordinati, a preparare il pranzo dopo aver fatto la spesa. Davide si domanda come possa una donna così, che non aveva nessun problema con i figli, aver commesso un atto di tale efferatezza, e conferma che solo la sera prima dell’omicidio, Veronica aveva premiato Loris, comprandogli delle figurine dopo che lui aveva preso 10 in storia.

Inoltre, secondo Davide, nelle occasioni in cui era lui a rimproverare Loris, la madre ne prendeva le difese. I due stavano insieme da 10 anni, e secondo Davide in tutto questo tempo non c’è mai stata una stranezza da parte di Veronica, e la decisione di avere un figlio era stata presa di comune accordo tra i due, proprio per poter andare a vivere definitivamente insieme.

Questi ricordi, che dipingono il quadro di una famiglia unita, cozzano però con quello che hanno scoperto gli inquirenti e Davide dice di crede alle conclusioni della Procura, per questo motivo non è ancora andato a trovare la moglie in carcere.

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