Curiosità

Peste bubbonica e antrace nella metropolitana di New York, scatta il panico

Una ricerca durata 18 mesi, effettuata dal genetista Christopher Mason, della Weill Cornell Medical College,  ha preso in esame la pulizia e i batteri presenti nella metropolitana di New York. Il risultato, sorprendente ma anche prevedibile secondo gli scienziati, sarà pubblicato sulla rivista scientifica “Cell Systems”.

Il team di ricercatori ha prelevato campioni di DNA e tracce cellulari da 400 stazioni della metropolitana newyorkese, trovando un totale di 15.152 forme di vita tra le quali 562 batteri.

Palesi i sospetti inerenti l’igiene personale dei passeggeri: sono stati trovati infatti residui fecali ed urinari su gran parte dei corrimani e dei sedili dei treni. Sorridendo, il Dott. Mason, ricorda quanto sia importante lavarsi sempre le mani.
Secondo il genetista, gran parte delle tracce trovate, sono riconducibili agli alimenti che si consumano quotidianamente e alle abitudini dei passeggeri.

La maggior parte dei batteri scoperti sono comunque parte dei batteri “buoni” necessari alla vita dei microorganismi che convivono con noi sul pianeta.

Ciò che spaventa la popolazione, è la presenza di batteri potenzialmente pericolosi emersi durante la ricerca.
Secondo i rilievi, sono state trovate presenze batteriche riconducibili a meningite (a Times Square), all’antrace (nelle maniglie dei treni) e alla peste bubbonica (in Uptown Manhattan, nei cestini dei rifiuti e nelle macchine self-service per i biglietti).

Nonostante l’allarme generale, i ricercatori hanno rassicurato che i batteri e i germi erano comunque morti e presenti solo in piccola parte e non sarebbero in grado mettere a rischio la salute dei cittadini e nemmeno diventare una potenziale fonte di contagio.

L’amministrazione di New York ha subito commentato l’esito della ricerca cercando di addossare la colpa alle migliaia di topi che infestano i sotterranei della metropolitana, tentando di dare una spiegazione logica alla comparsa di malattie come la peste bubbonica, ormai assente nel mondo occidentale da secoli.
L’equipe di scienziati, ha però prontamente ribadito che la colonia di topi accusati, si troverebbe troppo distante dalle zone dei rilievi e non potrebbero essere i responsabili di tali ritrovamenti.

Ora la palla passa di nuovo al sindaco, sperando di non creare una reazione di panico inutile e difficilmente contrastabile in questo periodo, dove già solo il pensiero di un’arma batteriologica, rischia di scatenare guerre ed isterie di massa.

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