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Rockefeller, gli eredi rinunciano al petrolio

La notizia è di quelle importanti ed è stata diffusa in seguito ad una marcia per difendere la Terra dalle minacce contro l’ambiente. Le Nazioni Unite hanno indetto un summit per tenere sotto controllo i vari cambiamenti climatici e la manifestazione aveva visto la presenza anche di Valerie Rockefeller Wayne, discendente della storica dinastia che ha creato la fondazione “Rockefeller Brothers Fund” nell’ormai lontano 1940. Il suo patrimonio finanziario supera gli 850 milioni di dollari e l’associazione ha effettuato una fusione con il Global Divest Invest.

L’azienda è pronta a mettere in vendita i prodotti creati con l’ausilio del carbone e del bitume e a smettere di investire sui combustibili fossili, petrolio compreso. Valerie ha sottolineato l’importanza di fare in modo che il pianeta resti in buona salute.

Il suo antenato, John D. Rockefeller Sr., aveva creato oltre 140 anni un colosso petrolifero, la Standard Oil, oltre ad essere grande amante della natura. Infatti, aveva investito ingenti somme di denaro per la creazione di oasi naturali e di enormi parchi, tra i quali il Yosemite in California e il Grand Teton in Wyoming.

Una filosofia portata avanti anche dai suoi successori, pronti comunque a seguire anche la sua passione per l’imprenditoria. La vendita di queste quote azionarie non dovrebbe incidere più di tanto sul patrimonio dell’azienda, anche se potrebbe accendere una discussione a livello internazionale. Al Global Divest Invest, che ha vissuto un’estrema espansione in tutto il mondo, ha aderito l’università di Stanford che ha messo in vendita le proprie miniere di carbone. Ma numerose società del gruppo sono pronte ad adottare misure per favorire il rispetto dell’ambiente.

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