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Sosta selvaggia: a Roma le multe saranno “a strascico”

Per mezzo del nuovo sistema di “multe a strascico”, i vigili della Capitale vogliono mettere in riga i furbetti della doppia fila. In realtà, questo metodo permetterà di colpire non solo coloro che parcheggiano in doppia fila ma anche chi sosta su strisce pedonali, davanti ai passi carrabili e in divieto di sosta.

L’innovativo sistema, pensato per risolvere una situazione che in molte aree della città è diventata insostenibile, secondo i calcoli del Comune permetterà di registrare fino a 6 multe al minuto.
Avvalendosi di una telecamera fissata sul tetto delle macchine della polizia locale, grazie ad un palmare, verranno rilevate le targhe delle macchine in sosta selvaggia, si registrerà l’infrazione e, in automatico, verrà stampata la multa da inviare direttamente a casa ai trasgressori.

Il sistema è in questi giorni in prova su 10 autovetture della municipale e, se tutto funzionerà come previsto, a breve entrerà ufficialmente in servizio.

Altre città, tra cui Milano, si sono dette interessate a valutare il sistema delle multe a strascico, ma l’esordio avverrà nella Capitale.
I detrattori parlano di meccanismo ingannevole che permetterà al Comune di assicurarsi entrate extra a scapito dei cittadini, ma molti sono coloro che sostengono con convinzione questa iniziativa, nella speranza di porre fine a un malcostume molto diffuso.

Sicuramente questo sistema eviterà ai vigili di dover scovare personalmente le macchine che infrangono il codice della strada e accelererà i tempi di emissione della sanzione.
In molti affermano che una politica di emissione facile di multe non sia propriamente quel che serve alla città: piuttosto si dovrebbe assicurare l’effettiva rimozione in tempi brevi delle macchine parcheggiate in maniera irregolare, in modo da ridurre al minimo i disagi alla viabilità.
Inoltre, si fa notare che, secondo il codice della strada, in caso di infrazione e di presenza del trasgressore l’irregolarità andrebbe contestata immediatamente: paradossalmente, fare multe a distanza potrebbe comportare una valanga di ricorsi per infrazione del codice della strada da parte della polizia locale.

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