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Uber sbarca a Genova tra promesse di maggiore sostenibilità e timori dei taxisti

Dopo essere stata introdotta a Milano e Roma, la nuova applicazione Uber viene messa in circolazione anche a Genova e mette in contatto automobilisti e pedoni con un trasporto che viene così realizzato su misura.

L’app può essere attivata da tutti coloro che si spostano all’interno della città e incontrano qualche difficoltà nella circolazione giornaliera. Esiste una versione a basso costo, intitolata Uberpop, versione low-cost di quella che al contrario prevede  di usufruire di auto con conducente e chiamata Uberblack. Ci si può iscrivere come guidatore (avendo un auto con i requisiti adatti)  per mostrare agli altri il percorso intrapreso e l’eventuale costo dell’intero tragitto. Viene garantito anche un sistema di transazione tracciata, che si basa sul pagamento mediante Pay Pal o comuni carte di credito. La General manager di Uber Italia, Benedetta Arese Lucini, ha riferito di aver scelto Genova come terza città italiana dopo aver svolto un’attenta analisi del territorio, basandosi sull’utilizzo da parte dei cittadini dell’app nonostante non fruisse nel capoluogo ligure.

Sempre più persone, nella vita quotidiana, decide di accettare un passaggio per potersi recare più rapidamente presso il proprio posto di lavoro. Prima della fine di quest’anno, Uber punta a raggiungere anche altre città del Nord Italia, dopo essersi diffusa in giro per il Mondo toccando oltre 200 città. Un altro scopo di Uber è quello di rendere le grandi città maggiormente sostenibili, diminuendo il numero di auto circolanti e migliorando la situazione del traffico.  A sostegno degli effetti positivi dello sbarco di Uber la Manager parla dei prezzi, con un viaggio centro-aeroporto che verrebbe a costare poco più di 10 euro, ma addirittura 2 se utilizzando l’auto con altri. La Arese Licini, infatti, sottolinea come, secondo i dati di Federconsumatori un auto costi mediamente al proprietario circa 580 euro al mese e con un costo medio di 7 euro con Uber si potrebbero compiere sino ad 83 corse, per pareggiarne il costo. Le stesse rimostranze dei taxisti , secondo Uber, sono difficilmente comprensibili, in quanto l’avere meno auto private in strada, rappresenta anche una ricaduta positiva per loro. Un Uber più che concorrente, complementare , come dimostra come in molte città si sia attivato anche il servizio Ubertaxi, proposto a Milano e immaginato anche per Genova

Non tutti, però sorridono allo sbarco, nonostante le rassicurazioni della società di noleggio, con i tassisti liguri pronti all’azione e lo stesso Comune che sta riflettendo se intraprendere un’azione legale, in base alle licenze non pagate, così come a Francoforte, in Germania, dove l’app era stata temporaneamente bloccata in attesa di ulteriori accertamenti.

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