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Un Papa Francesco “no global” dialoga con i movimenti popolari “Io Comunista? No, solo Cristiano”

Papa Francesco, da sempre attento alle tematiche sociali che riguardano la povertà e l’emarginazione dei più sfortunati, ha da poco incontrato i maggiori esponenti dei Movimenti Popolari e dei centri sociali di tutto il mondo a Roma, in occasione del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace.

A tutti coloro che lottano contro la povertà, per il diritto alla casa ed al lavoro, il Papa ha lanciato un invito a continuare queste importanti battaglie, che fanno bene a tutta l’umanità. A Roma erano giunti tutti i più importanti centri sociali d’Italia e del mondo: dal milanese Leoncavallo ai piemontesi del No-Tav, dalla Gioventù Operaia spagnola ai sindacalisti brasiliani. Il santo Padre  ha ringraziato tutti questi combattenti in prima linea per i diritti dell’uomo, poiché hanno riportato la chiesa al suo messaggio originale; quello della comunione e dell’aiuto reciproco degli uomini. Il Papa ha ironizzato affermando che le tematiche del lavoro, della casa e della solidarietà non sono prerogative dei comunisti ma riguardano in primis il messaggio originario che Gesù Cristo lasciò all’umanità. Il Papa ha continuato augurandosi che nessuna famiglia al mondo viva più senza un tetto, senza un pasto o senza un lavoro, asserendo che la povertà è una vergogna per l’umanità tutta.

Secondo Bergoglio, quella che il mondo sta vivendo è una vera e propria terza guerra mondiale, a cui il mondo potrà sottrarsi solo se ritroverà i valori di reciproco aiuto e di solidarietà tra gli uomini.

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