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A breve la liberazione dell’ostaggio giapponese in mano all’Isis

La notizia sarebbe stata comunicata dall’ambasciatore giapponese in Giordania, Junichi Kosuge, che all’emittente televisiva araba Al – Jazeera avrebbe dichiarato l’intenzione dell’Isis di rilasciare Kenji Goto nelle prossime ore.

L’ottimismo regna sovrano nella terra del Sol levante ma ci sarebbe una condizione importante affinché ciò avvenga, che coinvolge direttamente anche la Giordania, chiamata a fare la sua parte in questa delicata operazione diplomatica. In cambio dell’ostaggio giapponese, infatti, il gruppo armato islamico avrebbe chiesto la liberazione della terrorista irachena Sajida al-Rishawi, attualmente detenuta nelle carceri di sicurezza delle prigioni di Amman.

La situazione sembra essersi sbloccata dopo l’ennesimo video diffuso dal gruppo armato, in cui l’ostaggio giapponese avvertiva il mondo della sua imminente esecuzione: meno di 24 ore per salvare la vita di un uomo caduto nelle mani di uno degli eserciti più pericolosi del mondo.

Il governo nipponico si è detto sdegnato per quest’ennesima atrocità e ha dovuto accelerare i tempi per raggiungere l’accordo, accettando le condizioni imposte dall’Isis, che se non fosse stata liberata Sajida al-Rishawi avrebbe certamente fatto la sua ennesima vittima.
Nell’ultimo video del terrore, il giornalista free-lance giapponese fa riferimento anche al pilota giordano catturato negli ultimi giorni dall’Isis, che sarebbe stato ucciso per primo se la Giordania non avesse collaborato col Giappone per la risoluzione.

Se, però, per le sorti dell’ostaggio giapponese ci sono alcune certezze, lo stesso non si può dire per il militare giordano di cui non si hanno notizie: la famiglia implora il governo di acconsentire a tutte le richieste del califfato per veder tornare il ragazzo a casa sano e salvo ma dopo l’ultimo video dalle autorità c’è stato silenzio assoluto e non si sa quali siano gli accordi.
Quel che è certo è che l’Isis sta ormai dettando legge e che questa strategia del terrore sembra portare notevoli benefici al califfato, che ha alle spalle una impressionante scia di sangue che non sembra destinata a finire in tempi rapidi.

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