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Agli Oscar trionfa “Birdman”, il regista Inarritu riceve 4 statuette

La cerimonia per la premiazione cinematografica più importante ed ammirata del mondo si è conclusa da poche ore, ma tantissima è ancora la gioia e la trepidazione per le vittorie e i successi raggiunti. Il grande vincitore è stato sicuramente “Birdman” che ha portato a casa ben 4 statuette come miglior film, miglior regia, per la fotografia e la sceneggiatura originale.

Il grande obiettivo è stato così centrato dal regista messicano Alejandro González Iñárritu, che ha spodestato molte altre pellicole che erano date per altrettanto favorite. Il film di Iñárritu ha come protagonista un ex personaggio di spicco della cinematografia che vuole ritornare ad avere il successo degli albori a Broadway.

“La teoria del tutto”, pellicola ispirata alla storia del fisico Stephen Hawking, dalle cinque nomination raccolte ha invece portato a casa solo quella con il miglior attore protagonista conferito appunto a Eddie Redmayne.
Julianne More, data come super favorita, ha vinto la statuetta come migliore attrice protagonista grazie alla sua magistrale interpretazione nell’intenso ruolo all’interno della pellicola drammatica “Still Alice” di Richard Glatzer e Wash Westmoreland.

Anche l’Italia è presente ancora una volta alla premiazione, ricevendo durante questa 87esima edizione il quarto Oscar per i costumi di “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson alla grande Milena Canonero. Quest’ultima, infatti, aveva già vinto altre tre precedenti statuette per i costumi di pellicole senza tempo come “Barry Lindon”, “Momenti di gloria” e il più classico “Marie Antoinette”.

Tra i favoriti al miglior film vi erano anche altre due importanti pellicola, quali “Boyhood” di Richard Linklater e “American Sniper” di Clint Eastwood. I due film però non sono comunque andati a casa a mani vuote. “Boyhood” ha infatti visto l’assegnazione dell’Oscar come migliore attrice non protagonista a Patricia Arquette. Mentre Clint Eastwood ha visto assegnare alla sua pellicola il premio per la categoria tecnica del sonoro. Migliore attore non protagonista è invece J.K. Simmons nel film “Whiplash”.

Sempre parlando del film “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, oltre alla sezione costumi, tale lavoro ha ricevuto anche l’Oscar in altre categorie tecniche, quali: il trucco, la colonna sonora e come migliore scenografia.
La canzone più originale è stata “Glory” di Common e John Legend per il film “Selma” di Ava DuVernay; mentre l’attesissimo “The Imitation Game” di Morten Tyldum che tratta del sistema Enigma di Alan Turing, vince invece come migliore sceneggiatura non originale.

Nella categoria dei film stranieri, vince “Ida” del regista polacco Pavel Pawlikowski con la storia di una novizia e della sua vita intorno al 1960. Nella sezione documentari invece vince “CitizenFour” di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky.

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