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Biwa 2015: è il Barolo il miglior vino d’Italia. Ecco i 50 vini migliori di quest’anno

Il Biwa, cioè il concorso che va ad eleggere il miglior vino italiano, è stato vinto da un Barolo. In particolare la quarta edizione del premio Best Italian Wine Awards, per un format tanto riuscito da essere duplicato anche a Bordeaux, Londra, Giappone e Messico,  è stata dominata dai Barolo,fra i quali ad aggiudicarsi la palma del migliore è stato quello dell’azienda vinicola di Giuseppe Mascarello e figlio.

Il segreto di questo successo si deve, spiega il 77enne vincitore,  al rispetto della tradizione nel realizzare un prodotto d’eccellenza, senza far uso delle miriadi di  tecnologie  moderno che, troppo spesso, oggi la fanno da padrone anche nel mondo vinicolo.

“Si fa parlare la terra, tutto qua”
il profondo e semplice segreto di un vino che proviene da una vigna cinquecentesca, nella quale il tempo sembra essersi fermato e dove, se l’uva non viene più pigiata a mano, però, si fuggono tutti i modernismi che, a parere di Mascarello, hanno dato vita a prodotti magari gradevoli, ma che nulla hanno a che fare con il Barolo, quello vero, e con l’incanto di una terra scorbutica quanto intensa.
 Il Barolo Monprivato 2010 ha raccolto il consenso della giuria del Biwa, in particolare il suo ideatore, Luca Gardini, ha elogiato questo prodotto, affermando che si tratta di un vino raffinato e molto equilibrato, frutto di una coltivazione perfetta e di un processo che ha fatto attenzione anche ai minimi particolari.
Si deve dire che questo sembra essere stato l’anno del Barolo, infatti oltre a quello prodotto dall’azienda di Mascarello, sul podio ne è salito un altro, stavolta prodotto a Torino, parliamo del Brunate Barolo dell’azienda di Giuseppe Rinaldi. Un altro barolo, proveniente sempre dal Piemonte, si piazza al quarto posto, mentre, a contrastare un dominio imbarazzante, si fa luce il Duemani toscano.
La competizione, resa anche prestigiosa dalla presenza di una giuria internazionale di 8 profondi conoscitori,  ha visto un enorme salto di qualità rispetto al passato, grazie alla partecipazione di prodotti dall’altissima qualità, che hanno raccolto un grande consenso di pubblico e di critica.
Sceglierei i vini migliori infatti non è stato facile, tuttavia guardando la classifica finale si nota non solo la presenza di ben tre Barolo nelle prime quattro posizioni, ma in generale si può dire che tra i cinquanta migliori vini d’Italia ben nove sono lo sono, a conferma di una supremazia, almeno in questa stagione, assoluta.
Più equilibrata, invece, in seno alla top 50 la distribuzione per regioni con Piemonte e Toscana che fanno la parte del leone rispettivamente con ben 16 e 13 rappresentanti. Menzioni anche per Lombardia e Veneto  con 3 esponenti, 2 vini scelti per Friuli, Veneto, Emilia Abruzzo (che chiude la top 10 con un Trebbiano Doc 2012), Puglia e Sicilia ( con un lusinghiero quinto posto per il “Vecchio Samperi ventennale), e ed una selezione per Campania ( ottimo il nono posto del Furore bianco fiorduva di Amalfi)  Trentino, Marche, Sardegna e Lazio.
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