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Bugie e dubbi sulla morte di Loris: la mamma ha mentito

Si infittisce il mistero intorno alla morte del piccolo Loris Stival, ucciso nel ragusano in circostanze ad ora sconosciute. Ad aumentare il giallo sono le dichiarazioni che la mamma, Veronica Panarello, ha rilasciato durante l’interrogatorio alla procura, in cui ha sin da subito sostenuto di aver accompagnato, quella tragica mattina, il figlioletto a scuola, portandolo sin nelle vicinanze dell’edificio, senza però ritrovarlo all’uscita, quando Loris era scomparso.

Le dichiarazioni della donna appaiono del tutto incongruenti con i video che la procura ha analizzato: in questi filmati, ricavati dalle telecamere di videosorveglianza piazzate in città, si vede chiaramente come la donna esca di casa con entrambi i figli per accompagnarli a scuola, ma Loris , forse a causa di un litigio, esce immediatamente dopo dalla macchina, tornandosene verso casa.

Secondo altre fonti, invece, il bambino sarebbe successivamente rientrato a casa accompagnato dalla mamma, comunque non giungendo a scuola. Veronica Panarello continua a sostenere con forza la sua tesi, ovvero che Loris è stato accompagnato a scuola, ma dai filmati questa versione viene smentita in quanto del piccolo Loris non si hanno più tracce se non dopo otto ore, quando viene ritrovato morto nel canalone a Mulino Vecchio.

Crescono dunque, gli interrogativi: è difficile capire quando Loris sia stato ucciso, il movente e il mandante. Ieri la procura ha fatto perquisire la casa della famiglia Stival, portando via quaderni, diari, e quanto potesse essere utile a ricostruire la psicologia del bambino, per cercare qualche nuovo indizio. La famiglia comunque, per conto del suo avvocato, si difende e il legale ha specificato come questa perquisizione sia un atto dovuto e come la madre, seppur in presenza di queste incongruenze rispetto al video, sia parte lesa di questa vicenda, avendo perso comunque in situazioni sconosciute il proprio figlio.

 

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