Cronaca

Cadavere di un pregiudicato nelle campagne di Rivarolo Canavese: ucciso con un colpo di pistola

GIALLO NELL’ASSASSINIO DI UN PREGIUDICATO – La vittima è stata ritrovata in una pozza di sangue e sembrava essere stata sgozzata: tuttavia, secondo la prima ispezione effettuata dal medico legale, la causa del decesso sarebbe invece un colpo di pistola alla nuca e il cui foro di uscita è stato individuato all’altezza della gola.

Si tinge di giallo quella che potrebbe essere stata una vera e propria esecuzione e che ha portato alla morte di Pierpaolo Pomatto, 64enne pregiudicato originario di Feletto, da tempo noto alle forze dell’ordine. L’uomo, infatti, aveva alcuni precedenti per estorsione, furto e truffa dato che, nel 2009, era stato arrestato in flagranza di reato mentre riceveva una busta contenente circa 10 mila euro da un imprenditore del torinese; inoltre, ad aver allarmato subito gli investigatori è anche il fatto che, in passato, Pomatto era stato processato per via di alcuni presunti legami con le Brigate Rosse, pur venendo poi assolto da ogni accusa.

IL MISTERO DELLE BANCONOTE – Al momento, una delle piste che stanno seguendo i Carabinieri è quella della vendetta dato che sulla scena del delitto sono stati rinvenuti diversi particolari sospetti: accanto alla pozza di sangue, infatti, erano presenti alcune banconote del taglio da 50 euro e con impressa la scritta “fac simile”. Gli uomini dell’Arma sono attualmente al lavoro per verificare se quel denaro sia vero o falso e poi stabilirne anche la provenienza: secondo il sostituto procuratore di Ivrea, Ruggero Mauro Crupi, e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, i presunti rapporti con le BR e le banconote finte potrebbero presto indirizzare le indagini: al momento sono al vaglio i movimenti di Pomatto nelle ultime settimane e non è da escludere che l’assassinio sia connesso proprio ad alcune attività losche e legate all’ambito della malavita locale.