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Cent’anni di Thor Heyerdahl: Google lo festeggia con un doodle

Vi sarà capitato stamattina, accendendo il PC, di notare un nuovo doodle di Google: azzurrino, le linee minimali, dai tratti “indigeni” ed etnici. Come una maschera, di quelle scolpite nel legno che si riportano da viaggi che ti restano nel cuore, interposta tra le due grandi “O” del logo. È questo il modo col quale a Mountain View festeggiano, oggi, cento anni dalla nascita di Thor Heyerdahl. Ma chi era Heyerdhal?

Nato a Larvik il 6 ottobre del 1914 e scomparso nel 2002, biologo specializzato ad Oslo in antropologia delle isole del Pacifico, Thor era prevalentemente un archeologo ma anche esploratore, registra e scrittore. Numerosi i documentari da lui girati, divenne famoso soprattutto per la spedizione a bordo di una zattera che lo accompagnò per oltre 4300 miglia verso l’America del Sud, dritto alle Isole Tuamotu (lo stesso “Kon-Tiki”, così si chiamava, che è stato raffigurato nel doodle, sulla sinistra, a vele spiegate mentre un pescatore lancia la sua rete). Viaggio, questo, che gli è valso anche un Oscar nel 1952.

Dopo aver attraversato l’oceano Atlantico dal Marocco alle Antille su un’imbarcazione di papiro, proprio come gli antichi egizi, non si è risparmiato di navigare dall’Iraq verso il Gibuti, con sosta alle Maldive, a bordo di un’imbarcazione di Giunchi denominata “Tigris”.

Padre di molte delle teorie sulle origini dei polinesiani, discendenti secondo Heyerdahl anche da popolazioni amerinde. Nonostante la genetica e l’archeologia abbia smentito in parte alcune sue considerazioni negli anni successivi, il contributo dell’esploratore norvegese è stato fondamentale per dimostrare come in epoche antichissime anche le rotte marine siano state non solo possibili, ma soprattutto più diffuse di quel che si possa pensare.

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