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Corona virus: ecco le sanzioni previste per chi viola le norme sulla quarantena

Il nuovo decreto legge ha portato nuove limitazioni e ulteriori cambiamenti nelle abitudini di vita degli italiani. Secondo l’ultimo discorso del Presidente del Consiglio Conte, sono autorizzati solo spostamenti necessari. Per cui non è più possibile muoversi senza portare con sè l’autocertificazione.

Quali sono gli spostamenti consentiti

Ci si può muovere dal proprio domicilio o comune solo per comprovati motivi di lavoro, per necessità come la spesa, per motivi di salute. Vengono vietate tutte le manifestazioni che prevedono assembramenti di gente e anche passeggiate per il paese.

Inoltre è stato ritenuto necessario chiudere palestre, cinema, musei, luoghi di ritrovo, bar e attività di ristorazione che potranno operare solo con l’asporto. Temporaneamente è stata disposta la chiusura di centri estetici e parrucchieri.

L’Italia ormai è tutta un’unica zona rossa e l’obiettivo del Governo, attraverso questi provvedimenti, è quello di fermare il contagio del corona virus.

L’autocertificazione

L’autocertificazione l’unico strumento necessario per potersi muovere. Qui devono essere indicate tutte le informazioni personali ma anche il motivo per cui si ritrova per strada. Il modulo è disponibile sul sito del Ministero dell’Interno. In caso di controlli da parte di pubblici ufficiali, bisogna mostrare e consegnare il foglio.

Cosa succede per chi attesta il falso

Se si dovesse riscontrare una dissonanza tra ciò che viene dichiarato e ciò che realmente si sta facendo, si può ricadere nel reato di “falsa attestazione a pubblico ufficiale”. Le pene previste a riguardo, sono gravi. Infatti si rischia la reclusione fino a sei anni. Ciò è possibile se vi è arresto in flagranza e viene avviato conseguentemente un procedimento penale.

Chiunque può segnalare casi in cui la normativa non viene rispettata. Invece per quanto riguarda i pubblici ufficiali, possono richiedere l’autocertificazione carabinieri, membri dell’esercito, polizia, vigili del fuoco e vigili urbani. Inoltre anche i notai e medici, possono denunciare soggetti che violano tali disposizioni. Se non dovessero farlo si può incorrere nel “reato di omessa denuncia” così come viene previsto dal codice penale all’articolo 361.

Chi si allontana dal proprio comune senza un motivo comprovato rischia anche sanzioni di natura economica. L’ammenda può arrivare fino a 206 euro se non si dimostra il motivo per cui ci si allontana da casa.