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Coronavirus: oltre 1.115 morti, vaccino pronto non prima di 18 mesi

L’emergenza coronavirus continua a occupare le prime pagine di tutti i giornali. Il bilancio del numero di morti si aggrava giorno dopo giorno, con i decessi arrivati a oltre 1.115 (di cui 1.068 nella provincia dell’Hubei, da dove sarebbe partita l’epidemia). Ad oggi si contano inoltre 45 mila contagiati, sempre stando alle cifre riportate dalla John Hopkins University. Nel resto del mondo, il coronavirus ha mietuto due vittime (una a Hong Kong e un’altra nelle Filippine), con il picco di persone contagiate che si registra in Germania (16), quindi Australia (15) e Stati Uniti (13). L’Italia è ferma a 3 contagi.

Allarme Oms: vaccino non pronto prima di 18 mesi

Intanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita tutte le nazioni a prestare la massima attenzione nei confronti del coronavirus, ritenuto una minaccia più seria rispetto a quella del terrorismo. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus, un virus di questa portata può creare squilibri a livello sociale ed economico più grandi rispetto a qualsiasi attentato terroristico. Inoltre, il numero uno dell’Oms ha sottolineato come per un vaccino contro il coronavirus bisognerà attendere circa 18 mesi, confermando dunque la pericolosità del virus cinese.

General Motors si ferma

Il colosso dell’automotive General Motors ha deciso di interrompere la propria attività a causa della carenza di componenti provenienti dalla Cina. In un comunicato pubblicato alcune ore fa, General Motors ha spiegato che la ripresa dei lavori avverrà quando ci saranno rassicurazioni sul ritorno alla produzione delle fabbriche localizzate nel Paese asiatico. Nel frattempo, anche le principali case automobilistiche giapponesi come Honda, Toyota e Nissan hanno annunciato il posticipo della riapertura degli impianti in Cina, ritardando il ripristino della produzione almeno fino al prossimo lunedì.