Italia

Droga, si cambia: il ministro Lamorgese vuole introdurre il carcere anche per i casi di spaccio

Arresto immediato e carcere per chi spaccia. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha affermato la volontà di modificare l’attuale comma 5 dell’articolo 73, inasprendo le pene per chi viene sorpreso spacciare droga ed è recidivo. Il nuovo ministro, subentrato a Matteo Salvini in occasione della nomina del Conte bis, ha aggiunto come sia frustrante per le forze dell’ordine vedere lo stesso spacciatore condotto il giorno precedente in caserma di nuovo in azione nello stesso luogo dopo che non sono trascorse nemmeno 24 ore.

Accordo tra i ministeri dell’Interno e della Giustizia

Intervenuta dalla città di Ancona, in occasione del Comitato provincia in Prefettura, il ministro Lamorgese ha confermato che la norma ha già avuto il via libera da parte del ministero della Giustizia, dopo un tavolo di confronto comune sul tema. In attesa che venga varato il nuovo provvedimento, si può già affermare di essere in presenza di una legge destinata ad avere un impatto importante sui casi di spaccio di droga, anche qualora il diretto interessato sia trovato in possesso di una dose esigua. Con la modifica del comma 5 dell’articolo 73, le Forza dell’Ordine potranno arrestare subito le persone colpevoli e assegnare loro la custodia in carcere.

Personale di Polizia demotivato

Nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il comune di Ancona, il ministro Luciana Lamorgese ha spiegato che i componenti della Polizia abbiano manifestato da tempo la propria demotivazione nel constatare come il giorno seguente all’arresto (senza però essere condotto in galera ma semplicemente in caserma) lo spacciatore sia di nuovo attivo come se nulla fosse accaduto. Attualmente, i comma 5 e 5bis dell’articolo 73 del codice penale consentono ai pusher di avere la sospensione condizionale. Girolamo Lacquaniti (portavoce dell’Associazione dei funzionari di polizia a livello nazionale) ha applaudito alla novità anticipata dal ministro dell’Interno, rivendicando la richiesta affinché si intervenisse sul tema presentata già da tempo.