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Droghe: aumenta tra i giovani il consumo alla “cieca” di sostanze illegali. La roulette russa dello sballo

Legittimamente spauracchio numero uno negli anni 70 e 80′, con ogni bambino italiano terrorizzato dallo scorrazzare in un parco potendo imbattersi in siringa, del fenomeno droga si parla meno di un tempo, ma non minore è il suo consumo rispetto al recente passato.

Il fatto che siano cambiate sostanzialmente modalità di assunzione e sostanza incriminate, sembra aver parzialmente fatto abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno che, ad ascoltare i dati raccolti dall’Ifc-Cnr (Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa) e da Espad italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs), racconta di come nell’anno appena trascorso siano stati più di mezzo milione gli adolescenti a far uso di una qualche droga.
Nello specifico dal censimento in oggetto sarebbero circa 600 mila i giovani che hanno consumato cannabis, dei quali almeno un 10% avrebbe fatto uso anche di droghe pesanti con oltre 60 mila che hanno consumato cocaina e, per quanto appaia oggi anacronistico, con 27 mila che dichiarano di aver fatto uso di eroina.
Ancora più preoccupante è come si sia registrato, tra i ragazzi, un aumento anche del consumo di allucinogeni e stimolanti, spesso procurati illegalmente e di sostanze ignote, almeno per gran parte di loro, ovvero il 56% di coloro che ne hanno fatto uso nel 2014.
I giovani, spesso, consumano droghe senza conoscere il loro nome, le loro caratteristiche e addirittura le conseguenze che possono avere sul loro corpo e sul loro cervello soprattutto se mischiate con alcol.
La cosa più sconcertante di questo cosiddetto “consumo alla cieca” è che, sempre secondo questi dati relativi al 2014, sono state le ragazze quelle più “attive” superando i maschi in quanto a numero e anche a frequenza di assunzione.

Il fenomeno è sempre più dilagante e le colpe sarebbero da ricercare sempre nelle figure chiave dei giovani partendo dai genitori e finendo alle scuole che dovrebbero fare più informazione non solo sulle droghe pesanti che tutti conoscono, ma anche sulle sostanze di nuova produzione e di cui in molti non conoscono gli effetti a breve e lungo termine. Insieme ad una maggiore sensibilizzazione al problema, naturalmente, la prevenzione non può che passare da un aiuto e supporto ai malesseri di tanti adolescenti, elementi centrali alla base di questi comportamenti sempre più spesso auto distruttivi.
Una tendenza drammatica che sembra proseguire anche in questo 2015, per un problema che sempre più sta assumendo i contorni di una vera emergenza sociale nel nostro Paese.

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