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Egitto: la foto dell’egiziana che muore tra le braccia del marito commuove il mondo

Le immagini che arrivano dall’Egitto sono diventate immediatamente virali e hanno suscitato partecipazione e proteste.

La donna Shaima Al-Sabbagh, 32 anni, è stata colpita a morte da alcuni proiettile di gomma, sparati da distanza ravvicinata, dai reparti anti sommossa egiziani ed è spirata nelle braccia del marito e sotto gli occhi di un fotografo, che ha immortalato la tragica scena.

I due stavano partecipando alla cosiddetta “marcia dei fiori” che ricordava la rivoluzione egiziana, rivoluzione che quattro anni fa, aveva portato alla caduta del regime retto del deposto presidente Mubarak. La manifestazione che si è tenuta sabato 24 gennaio doveva essere una forma di protesta pacifica, e come dichiarato dai partecipanti stava procedendo senza problemi, fin quando nei pressi di piazza Tahrir non è intervenuta la polizia, con l’intento di disperdere i manifestanti.

I reparti anti sommossa hanno fatto largo uso di lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma, tre di questi hanno colpito la donna al capo. A nulla sono valsi i soccorsi del marito, Shaima Al-Sabbagh, è spirata prima di giungere all’ospedale della capitale egiziana.

La donna, attivista di una formazione (Alleanza popolare socialista) che non si riconosce in nessuno dei due principali schieramenti politici, presenti in Egitto, lascia un bimbo in tenera età. Il Ministro dell’Interno egiziano ha subito smentito che la donna sia morta per mano della polizia, e questa dichiarazioni ha innescato altre feroci proteste tra i manifestanti.

Con la morte della giovane attivista, il bilancio delle manifestazioni di questi giorni sale a 11 morti e oltre 50 feriti. Centinaia di persone hanno reso omaggio alla salma della giovane, e migliaia hanno partecipato stamane  ai suoi funerali tenutesi ad Alessandria.

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