Italia

Fase 2, Conte: “Il futuro del Paese nelle nostre mani”

Il premier Giuseppe Conte è intervenuto su Facebook nella serata di ieri per lanciare un appello al popolo italiano, in vista dell’inizio della fase 2. Il Presidente del Consiglio ha ripetuto in più di un’occasione come il futuro del Paese sia nelle mani dei cittadini, sottolineando come una maggiore responsabilità sia determinante nell’ottenere il prima possibile nuove libertà. Nel suo intervento, Conte ha ricordato che da oggi le occasioni di contagio aumenteranno rispetto alle settimane precedenti, quando la maggior parte degli italiani è rimasta in quarantena. Per questo motivo, è indispensabile essere ancora più responsabili di quanto già non si è stati fino ad oggi.

Le indicazioni del premier Conte

In conclusione al post pubblicato su Facebook, Giuseppe Conte ha voluto ricordare quali sono le regole fondamentali da rispettare per evitare il contagio e proseguire così il percorso iniziato dal mese di marzo. Il primo ministro italiano ha messo in evidenza l’uso delle mascherine, la distanza interpersonale e il lavaggio delle mani. Eccetto l’utilizzo delle mascherine, che inizialmente non erano state individuate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come strumento necessario per combattere la diffusione del virus, lavare le mani con cura e mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone rimangono gli ingredienti essenziali della ricetta anti-coronavirus.

Il lockdown è iniziato quasi due mesi fa

Era il 10 marzo quando il premier Conte annunciava la messa in sicurezza del Paese, stabilendo la quarantena forzata per decine di milioni di italiani, oltre alla chiusura della maggior parte delle attività lavorative. Da allora sono trascorsi quasi due mesi. In questo lasso di tempo si sono contati migliaia di morti in Italia, soprattutto gli anziani, i più colpiti dal covid-19. Le misure restrittive imposte dal governo hanno permesso all’Italia di ridimensionare l’emergenza sanitaria, come testimoniano gli ultimi dati della Protezione Civili, con i valori tornati a essere equiparabili a quelli di inizio marzo.