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Fase 2: riapertura spiagge e ristoranti, linee guida Inail-Iss insostenibili per le imprese

Le imprese hanno espresso il proprio giudizio negativo nei confronti delle linee guida Inail-Iss da rispettare in occasione della riapertura di ristoranti e spiagge. Se confermato, il protocollo previsto dall’Inail e l’Istituto Superiore della Sanità arrecherebbe pesanti danni economici sia ai proprietari dei ristoranti che ai gestori degli stabilimenti balneari.

In linea generale, il rispetto delle linee guida porterebbe alla diminuzione di un terzo della clientela ai ristoranti e di quasi la metà negli stabilimenti. Per questo motivo, le associazioni delle imprese hanno chiesto al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli di avere un sostegno economico, altrimenti per loro la ripresa sarà impossibile da sostenere.

Le misure previste per la riapertura delle spiagge

Le linee guida di Inail e Iss in relazione alla riapertura delle spiagge e dell’attività degli stabilimenti balneari prevedono la distanza di almeno due metri tra lettini e sdraie. Inoltre, dovrà essere osservata la distanza di 5 metri tra una fila e l’altra di ombrelloni, mentre sulla stessa fila la distanza da rispettare sarà pari a 4,5 metri.

Vietato l’uso promiscuo della cabina, a meno che non si appartenga allo stesso nucleo familiare. Inoltre, il protocollo studiato da Inail e Iss pone il divieto dell’utilizzo delle piscine e delle attività ludico-sportive. Ciò significa che in estate non ci sarà la possibilità di giocare a beach volley all’interno di tutti gli stabilimenti balneari.

Come riapriranno i ristoranti

Il documento preparato da Inail e Iss per la riapertura dei ristoranti, prevista a partire da lunedì 18 maggio, obbliga i ristoratori a garantire a ciascun cliente uno spazio di almeno 4 metri (rispetto agli 1,2 metri di oggi). Sempre stando alle nuove linee guida, sarà obbligatorio prenotare il tavolo prima di recarsi al locale. Infine, durante tutta la fase 2 i ristoratori dovranno rinunciare al servizio a buffet.