Cronaca

Genova: un uomo uccide la vicina di casa e ne occulta il cadavere per tre giorni

LA MACABRA SCOPERTA – Dopo tre giorni di indagini e di ricerche in tutta la città di Genova, è stata trovata morta la donna di 81 anni della quale era stata segnalata la scomparsa venerdì scorso: il cadavere di Anna Carla Arecco, pensionata residente in un appartamento del quartiere di Lagaccio, è stato infatti rinvenuto nell’appartamento di un vicino di casa della vittima, nascosto sotto il letto.

Ad effettuare la scoperta e ad allertare successivamente le forze dell’ordine è stata la madre di Pierluigi Bonfiglio, un cuoco disoccupato 35enne, già noto per avere problemi di tossicodipendenza. Secondo quanto riportato da fonti vicine al corpo dei Carabinieri, il cadavere della Arecco era riverso in una pozza di sangue rappreso e già in stato di putrefazione: allertata dallo strano odore proveniente dalla camera da letto del figlio, la donna ha così effettuato il macabro ritrovamento.

LA CONFESSIONE DELL’UOMO – Immediatamente arrestato e condotto in caserma, Bonfiglio ha raccontato la verità, smentendo la versione precedentemente fornita, quando gli inquirenti l’avevano interrogato come possibile persona informata sui fatti: in quella circostanza, l’assassino aveva cercato di depistare le indagini, affermando che la donna era stata uccisa da un cittadino di nazionalità straniera che lui stesso aveva visto intrufolarsi nella casa della donna. La sua versione era apparsa, fin da subito, poco credibile e le stesse figlie della Arecco erano convinte che la madre fosse ancora nel palazzo: l’uomo, al momento in stato di fermo con l’accusa di rapina e occultamento di cadavere, oltre che di omicidio, avrebbe invitato la vittima in casa con un pretesto e poi l’ha colpita con un oggetto contundente. “Ho perso la testa” ha affermato il 35enne nel corso del secondo interrogatorio, spiegando di aver agito sotto l’effetto degli stupefacenti e di aver ucciso l’anziana donna dato che aveva bisogno di denaro per acquistare della cocaina.