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Il censimento FAI sui luoghi del cuore vede il trionfo del convento di Monterosso

Si trova in Liguria il luogo più amato dagli italiani. È infatti stato il Convento dei Frati Cappuccini sito a Monterosso al Mare, nelle Cinque Terre a trionfare nel censimento organizzato dal Fondo Ambiente Italiano riservato ai luoghi del cuore.

Sono stati oltre 110 mila i voti che lo hanno premiato, permettendogli di precedere sul podio ligure di questa speciale graduatoria la Chiesa di San Michele Arcangelo, anch’essa sita nell’hinterland spezzino, a Pegazzano, arrivata al ventiquattresimo posto della classifica nazionale, con 12.715 voti. Il podio ligure è stato poi completato da un luogo caro ai genovesi, Villa Durazzo-Pallavicini, che ha conquistato a sua volta la trentacinquesima posizione nazionale, con poco meno di diecimila voti.

Il famoso Convento di Monterosso al Mare fa parte insieme al territorio delle Cinque Terre del Patrimonio Universale dell’Unesco. Proprietà dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Genova, è da lungo tempo un vero e proprio punto di riferimento non solo per chi risiede nel territorio, ma anche per i tanti visitatori che nel corso dell’anno arrivano per visitare uno degli scorci più suggestivi della penisola. Insieme al Santuario della Madonna di Soviore, è epicentro di un fenomeno devozionale molto intenso, che ha spinto la comunità locale a stringersi intorno al Convento. Un rapporto stretto fondato sulla venerazione e sulla riverenza che spinge molti cittadini del posto a considerarlo tra gli affetti più cari.

Visibile da ogni parte delle Cinque Terre, la struttura rappresenta un elemento di grande attrazione per chi arriva sul posto. A calamitare le attenzioni dei visitatori sono in particolare le tante opere d’arte contenute all’interno del Convento, a partire dalla chiesa, risalente al Seicento, caratterizzata dall’altare e dal coro in legno. Non meno rilevanti il convento e il refettorio a volte con “La Veronica” di Bernardo Strozzi, mentre tra i quadri vanno ricordati il “San Girolamo Penitente”, dipinto da Luca Cambiaso e la “Crocifissione” del Van Dyck. Tesori artistici che vanno ad unirsi ad un panorama indimenticabile, che ha spinto un grande numero di visitatori a premiare il Convento nel censimento del FAI.

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