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Il mezzo secolo di Alessandro Gassmann

Alessandro Gassmann è nato a Genova il 24 Febbraio 1965 e probabilmente il suo destino era segnato già fin dai tempi dalla culla. Gassman è figlio dell’indimenticabile Vittorio Gassman, uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi, scomparso nel 2000, e dell’attrice francese Juliette Mayniel, questo lo portò a vivere un’adolescenza tra i palcoscenici di tutta Italia, facendo sì che la strada dello recitazione diventasse la “sua” strada.

Esordì giovanissimo (a 17 anni) sul grande schermo, recitando in un film autobiografico diretto dal padre (“Di padre in figlio”), da allora un crescendo di impegni in tutte i vari campi dello spettacolo. Alessandro ha infatti recitato in tantissimi film, ma non ha mai disdegnato il piccolo schermo o il teatro, ultimamente ha anche esordito nel ruolo di regista teatrale.

Da sempre impegnato nel sociale (è stato testimonial di Amnesty International ed ora ricopre un ruolo attivo nell’UNHCR), Alessandro non ha mai nascosto i forti legami con la sua famiglia d’origine, cosa questa che in onore del nonno, lo ha portato ad aggiungere la seconda “n” al suo cognome, il padre infatti era registrato all’anagrafe con il cognome Gassman).

Nelle interviste di questi giorni, Alessandro ha rinnovato l’amore per la sua famiglia attuale; l’attore sa infatti che i dieci lustri sono il confine in cui ogni uomo trae un bilancio della propria vita, e lui come ha più volte detto pubblicamente, non può certo lamentarsi della sua. La sua simpatia, il suo aspetto fisico, ma soprattutto la sua bravura lo hanno reso famoso in tutto il mondo e il fatto che incarni i pregi (e a volte i difetti) degli italiani lo hanno reso, se possibile, famosissimo come “ambasciatore” del nostro paese nel mondo, e lo porteranno a calcare ancora per molti anni i palcoscenici internazionali, mietendo sempre maggiori successi.

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