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Istituto Superiore di Sanità: contagiosità variante Delta e Vaccino

Qual’è  effettivamente la contagiosità della variante Delta del Virus e come rispondono i vaccini?

Se, in mancanza di protezioni, un contagiato del Covid originario trasmetteva il virus a 2,5 persone, chi ha il virus appartenente alla mutazione Delta ne contagia fra 3,5 e 4.

Ogni dichiarazione apodittica a riguardo della contagiosità di questa variante è stata smentita dagli stessi protagonisti pochi giorni dopo le loro stesse affermazioni.

“Meno male che abbiamo un alto tasso di copertura vaccinale, in caso contrario gli effetti dei festeggiamenti di qualche settimana fa li avremmo pagati molto cari”

L’ assessore ribadisce il bisogno di non abbassare la guardia, anche alla luce di «quanto sta succedendo in Israele, dove sembra che i vaccini non siano in grado di coprire completamente la mutazione Delta e sull’andamento di quello che succederà nel Regno Unito, il cui sviluppo epidemiologico anticipa normalmente di un mese o due quello che viene in Europa continentale, dobbiamo comunque tenere la guardia altissima».

“Se si è vaccinati, la possibiltà di essere contagiati dalla variante Delta è tra lo 0 e l’8%, e in ogni caso se mi contagio il non vengo ricoverato in ospedale, questo è il messaggio chiarissimo”.

Il numero di positivi tra coloro hanno ricevuto l’immunizzazione del vaccino sarà decisamente più basso se confrontato con quello dei soggetti non vaccinati. Da qui la necessità, in un periodo come questo, di limitare la libertà di movimento di chi scelga di non vaccinarsi.

La moltitudine di casi è però assai più bassa – in percentuale – rispetto a ciò che avviene tra gli individui non vaccinati.

Sto attendendo dal Dipartimento di prevenzione la notifica dei nominativi delle persone non vaccinate, che verranno segnalati agli ordini.

La situazione è sotto controllo?

Il gioco delle tre carte dei giornali è eccessivo: diminuiscono le terapie e i ricoveri, si fa il titolo sui contagi che aumentano; se i decessi sono pochi si titola sul ripopolamento della terapie intensive: ne basta una, sette in meno non meritano risalto, una in più diventa il titolo.

In termini di occupazione di posti ospedalieri, attualmente, la situazione è buona nel complesso.

I dati raccolti in questi ultimi giorni sono particolarmente importanti, dal momento che si tratta della popolazione dove è più elevata la copertura vaccinale: negli ultimi trenta giorni, sono stati diagnosticati 302 casi di Covid tra i non vaccinati (35,7%), 58 tra i vaccinati con una sola dose (6,8%) e 487 casi tra vaccinati con ciclo completo (57,5%).

Il tema da considerare adesso con particolare urgenza sono i ragazzi, perché su queste generazioni vediamo come la vaccinazione sia un pò indietro e anche lì c’è un lavoro molto importante da fare soprattutto in vista della ripartenza dell’anno scolastico.