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La Nazionale di Pallamano Femminile della Norvegia dice di no al Bikini Sessista

Le regole della Federazione stabiliscono che nella pallamano su spiaggia le squadre femminili debbano mostrare il proprio fisico assai piú di quelle maschili.

Mentre le giocatrici della squadra di pallamano Spagnola si sono presentate all’incontro in costume, quelle Norvegesi hanno preferito una divisa più coprente, scegliendo degli shorts che nulla potevano togliere o aggiungere alla loro prestazione sportiva, ma che semplicemente le facevano sentire più body confident sia di fronte alle avversarie sia nei confronti di possibili spettatori di sesso maschile.

Le atlete hanno indossato i pantaloncini di spandex invece dei tradizionali slip e bikini durante la partite valevole per il terzo posto contro la Spagna dei Campionati Europei di Beach Handball che si svolgono a Varna, in Bulgaria.

Alla squadra di Beach Handball femminile Norvegese è stata così comminata una multa di 1.500 euro per «abbigliamento improprio». La decisione è stata presa dalla commissione disciplinare della Federazione europea di pallamano (EHF) dopo il match tra la Norvegia e Spagna, giocato a Varna, in Bulgaria.

Indignazione in Norvegia La lega norvegese ha deciso di schierarsi al parte delle ragazze

Dopo la decisione di multare le giocatrici, l’Nhf ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di queste ragazze che durante i Campionati Europei hanno alzato la voce e hanno detto basta!”.

«Dovrebbe essere una decisione libera all’interno di un quadro regolarizzato» ha dichiarato Kare Geir Lio, presidente della Federazione Nazionale di Pallamano, acconsentendo dunque versamento dell’importo della multa.

Secondo l’incaricato Norvegese, «l’aspetto più rilevante è avere un’attrezzatura con cui tutti gli atleti si possano sentire a loro agio».

La Federazione ha confermato la propria volontà nel dare il via libera ad un abbigliamento più inclusivo, l’argomento verrà trattato nel prossimo incontro di agosto 2021.

Come sempre due pesi due misure rispetto al mondo maschile

Cambiamenti comportamentali sono necessari con una certa immediatezza nel mondo dello sport che continua ad essere tradizionalista e maschilista; ha reagito su Twitter il ministro della Cultura, Abid Raja.

“Una interpretazione così machista della donna appartiene ad un’altra epoca” ha denunciato una testata regionale norvegese.

E il domani di questo sport sarà indubbiamente più inclusivo.