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L’omicida di Miss Honduras e della sorella confessa

Il fidanzato della sorella di Miss Honduras, Plutarco Ruiz, che era stato arrestato per il duplice omicidio, ha confessato dicendo di aver agito accecato dalla gelosia. I corpi delle due ragazze, che erano scomparse nella scorsa settimana, sono stati ritrovati martedì, sepolti in un campo abbandonato.

A portare la polizia sul luogo del ritrovamento è stato proprio Plutarco Ruiz, che era stato fermato come sospetto, insieme ad un amico, Aris Valentin Maldonado. La zona del ritrovamento è vicino ad un fiume ed è la stessa che le due vittime avevano raggiunto giovedì scorso per prendere parte ad una festa. Oltre a Ruiz e Maldonado sono state fermate successivamente altre due persone.

L’omicidio è avvenuto la notte del 13 novembre dopo che Plutarco Ruiz e la sorella di Miss Honduras avevano avuto una discussione molto accesa, causata dal fatto che Sofia, nel corso della festa, aveva ballato con un altro uomo. Secondo la confessione fatta da Plutarco Ruiz, gli omicidi sono avvenuti fuori dal locale, sparando prima a Sofia, e successivamente a Maria Jose, che è stata colpita alla schiena mentre cercava di fuggire.

L’arma usata per il duplice delitto è stata una pistola. Dopo aver ucciso le due ragazze, Plutarco Ruiz ha provveduto a nascondere i cadaveri e li ha sepolti vicino ad un villaggio, chiamato Cablotales, che si trova a circa 300 chilometri di distanza da Tegucigalpa.

Ad indirizzare la polizia verso Plutarco Ruiz è stata la confessione rilasciata da un amico dell’omicida che aveva assistito al fatto, ed aveva anche partecipato alla fase di occultamento dei due cadaveri. La polizia da giorni aveva messo sotto controllo i cellulari dei due, dopo aver ricevuto una segnalazione da parte della famiglia delle vittime.

Maria Josè Alvarado era stata eletta Miss Honduras, lo scorso mese di Aprile, quando era risultata prima di un gruppo di 20 concorrenti. Il duplice omicidio, che ha sconvolto il Paese, anche per la notorietà della ragazza, conferma la violenza che lo pervade, e nel quale avvengono all’anno 90 omicidi ogni 100.000 abitanti, una percentuale che è pari al doppio di quella dei Paesi della stessa zona, come El Salvador e Venezuela. Una percentuale importante di questi delitti è dovuta all’espansione, avvenuta negli ultimi anni, dei “cartelli della droga” messicani.

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