Curiosità

L’America dà il via libero alla commercializzazione del viagra femminile

IL ‘SI’ DELLA FDA – Dopo che, per ben due volte nel 2010, il farmaco aveva subito uno stop da parte della commissione esaminatrice, l’America ha visto giungere è il primo ‘si’ ufficiale all’utilizzo di quello che è stato già definito come il ‘viagra per le donne’. Il parere positivo è stato formulato da un apposito pool nominato dalla FdA (la ‘Food and Drug Administration’ americana) che ha dato il ‘via libera’  con ampia maggioranza ( 18 voti favorevoli e 6 contrari) alla commercializzazione, formulando però alcune riserve. Tuttavia, la decisione della commissione non è vincolante (ma molto influente, n.d.r.) per la Fda che si riserverà quindi di esprimere un giudizio definitivo entro Agosto.

CINQUE ANNI DI POLEMICHE – Nonostante il parere positivo, l’autorità ha chiesto a Sprout Pharmaceuticals – la casa che produce il medicinale dedicato alla libido femminile – di intervenire sul prodotto per limitarne quelli che sono i suoi effetti collaterali. Il ‘viagra femminle’, infatti, causerebbe stanchezza e bassa pressione sanguigna e, in determinati casi, anche nausea: tutti fenomeni peraltro rilevati 5 anni fa, quando il farmaco fu bocciato dalla Commissione. In quell’occasione la FdA fu criticata per la sua decisione, in particolar modo dalle associazioni a favore dei diritti femminili: secondo queste ultime si trattava di una ‘discriminazione’ dal momento che l’uguaglianza dovrebbe sussistere anche:

Quando si parla delle disfunzioni sessuali che riguardano le donne.

Tutto vero, anche se elemento primario di valutazione dovrebbe rimanere la salute di chi ne fa uso, aspetto non meno importante di quanto non sia anche la legittima soddisfazione sotto le lenzuola.

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