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Basket play-off: affonda ancora Milano, 3 i match-point di Sassari per una finale storica

In gara 4 di semifinale la Dinamo Sassari bissa il successo sull’Armani Milano di due giorni prima e si porta in vantaggio 3 – 1 con tre match point per poter raggiungere, per la prima volta nella sua storia, la finale scudetto. La serie si trasferisce ora di nuovo a Milano, dove sabato sera si svolgerà gara 5 con i Milanesi spalle al muto. In caso di vittoria dell’Olimpia, gara 6 lunedì al PalaSerradimigni e ultima gara, se necessario, nuovamente al Forum di Assago due giorni dopo.

Il quintetto sardo ha confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, di saper trovare le giuste contromisure partita dopo partita con Sacchetti che staordinariamente abile nell’adattare i suoi quintetti al momento della gara, mentre Milano è stata ancora una volta un po’ nervosa, con l’espulsione nel finale di Hackett, che segue quella di Gentile a Milano. Il capitano milanese è stato ancora una volta il migliore dei suoi, ma ha trovato una sponda adeguata solo in Samardo Samuels che si è battuto come un leone sotto le due plance.

Il parquet del PalaSerradimigni è davvero infuocato al momento della palla a due, con i tifosi sardi, galvanizzati anche dall’impresa di due giorni prima, che vogliono il bis da parte dei propri beniamini e non cessano un attimo nel loro incitamento. Gli ospiti comunque non si sono fatti intimidire ed hanno combattuto come un leone ferito“, per cercare di rimettere la serie in parità. All’inizio sulla panchina della Dinamo Sassari c’è una novità, con Mbodj che prende il posto di Kenny Kadji, assente per motivi familiari. Nei quintetti in campo, invece, la novità la propone Banchi, che lancia subito Ragland, che aveva iniziato le altre tre gare in panchina, in posizione di play. Il ritmo sul parquet di Piazza Segni è subito alto; al canestro di Gentile, Sassari risponde con quello di Lawal, poi Ragland piazza un tiro da oltre l’arco e porta i suoi sul 4 – 7, subito rintuzzato dagli uomini di Meo Sacchetti che vanno 8 – 7 grazie a Brooks. E’ l’avvio di un mini break dei padroni di casa, che vanno a segno anche con Sanders, poi entra in azione anche Samuels, che si fa valere con fisico e tecnica nell’area “pitturata” e con un 2+1 porta l’Olimpia al pareggio a quota 12.
A questo punto Sacchetti manda in campo Sosa al posto di Logan e mette uno dei suoi difensori più forti, Formenti, sulle pista di Gentile, mentre Banchi fa altrettanto con Moss che si incarica di marcare l’ex Alba Berlino una volta che rientra in campo. Milano va avanti, ma un canestro da tre punti di Sosa sullo scadere della prima frazione manda le due squadre al primo mini riposo sul 21 – 23. Quando si riparte c’è uno 0/2 di Samuels, mentre Lawal sfrutta al meglio gli assist confezionati da Sosa, ed il Banco sorpassa portandosi sul 26-24. Nell’Olimpia entra in ritmo MarShon Brooks che ne mette cinque in rapida sequenza, mentre Sacchetti vede calare l’intensità difensiva dei suoi uomini e chiama immediatamente il time out. Al rientro in campo Lawal stoppa subito Hackett, seconda stoppata subita, mentre ora tocca a Devecchi lavorare difensivamente sul numero 5 dell’Olimpia; la mossa di Sacchetti è efficace ed il Banco di Sardegna torna nuovamente avanti sul 30-29. Sanders confeziona l’allungo sassarese sul 33-31, con la Dinamo che si affida ad un quintetto “basso”, e le due squadre fanno diversi viaggi in lunetta. Gentile, pur ben marcato, riesce ad esprimere tutto il talento di cui dispone, e porta di nuovo avanti i suoi sul 38 – 40 poi le due squadre vanno negli spogliatoi in sostanziale parità, 40 – 41.

Al rientro sul parquet c’è immediatamente una accelerata della truppa di Banchi che piazza un 5 – 0, che si rivela però ben presto un fuoco di paglia, perché dopo l’immediata sospensione chiesta da Sacchetti vanno a segno prima Sanders e poi Logan con il vantaggio esterno che si riduce ad un solo punto sul 48-49. Da lì in avanti il gioco resta in equilibrio e si va avanti punto a punto, con il finale di terzo parziale che sorride alla formazione sarda: prima Mbodj fa un’inchiodata e nello stesso tempo conquista il terzo fallo a carico di Samuels, poi mette anche un 2/2 dalla lunetta che fa andare le due formazioni all’ultimo mini riposo con il tabellone che indica il 60–57 interno. Il parziale a cavallo degli ultimi due quarti continua fino al 9 – 0 per la Dinamo, fa male a Milano che si trova poi sul 66 – 57 con Logan che mette a segno due triple. Un 5 – 0 tutto griffato Gentile, tripla ed appoggio in entrata di potenza, riscrive il -3 per Milano, che ha però problemi di falli. Il Banco di Sardegna torna ad allungare e Jeff Broooks conclude un contropiede con una schiacciata su assist di Logan che scatena una bolgia di applausi tra i tifosi sardi. Sotto il canestro sassarese Lawal commette il suo quarto fallo, ma nell’azione successiva ci pensa ancora una volta Logan a scardinare la difesa milanese con una tripla dall’angolo, che mette 9 punti di distacco tra le due formazioni. Un fallo di Hackett scatena la reazione dello stesso giocatore, trattenuto a stento dai compagni, che viene in seguito espulso. Dyson è freddo dalla lunetta e con i 4 liberi segnati chiude di fatto la gara. Per Hackett, a seguito dell’espulsione, il giudice sportivo ha sanzionato due giornate di squalifica e quindi l’Azzurro non sarà presente ne in gara 5 al Forum, ne in una eventuale gara 6 in Sardegna.

Stasera intanto prosegue anche l’altra semifinale con Venezia che ha ribaltato nuovamente l’andamento della serie vincendo gara 3 al PalaBigi, dopo che Reggio Emilia aveva sbancato il Taliercio in gara 2. Menetti è anche alle prese con una serie di infortuni che lo priveranno sicuramente di Darius Lavrinovic, e forse anche di Drake Diener. Una serie che sta avviandosi verso una vittoria della Reyer, che sarà invece al completo, mentre la Pallacanestro Reggiana dovrà trovare dagli altri i 15,3 punti di media che il Lituano segnava nella serie contro la squadra di Recalcati.

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