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Libia: decapitate 40 persone a poche centinaia di chilometri dall’Italia

Sembra non avere fine l’incubo dei tagliatori di testa dell’Isis; quotidianamente, infatti, si hanno notizie di nuove decapitazioni che coinvolgono soggetti appartenenti a diversi Stati.

Nelle ultime ore è giunta la notizia dell’uccisione, sempre per mano della follia di improvvisati boia, di 40 persone; le macabre teste mozzate sarebbero state ritrovate in Libia, vicino ad un campo d’addestramento dello stesso esercito libico, all’interno del quale vengono formate le forze d’elite. Il luogo, nelle scorse settimane, era già stato oggetto di scontri interni; sembra trattarsi dell’ennesimo episodio che rischia di far scattare, nel paese africano, una vera e propria guerra civile. Fino a poco tempo fa, questo Paese risultava, agli occhi di tutti, come uno degli Stati più “moderni” dell’intera regione ma; proprio a causa dell’infiltrazione degli integralisti islamici appartenenti all’Isis, è diventato un nuovo terreno di scontri sempre più cruenti.
Ad allarmare il popolo italiano è il fatto che l’episodio sia avvenuto solo a poche centinaia di chilometri dalle coste. A rendere pubblica la notizia delle nuove decapitazioni è stata la televisione egiziana, che ha voluto mostrare le immagini in tutta la loro crudezza. Sarebbe stato il sito Libya24 a dare per primo la notizia; secondo il portale, le fonti sarebbero attendibili, in quanto si tratterebbe dell’ufficio stampa del gruppo medico che si trova a Bengasi.
Sono state anche pubblicate delle foto a testimonianza di quanto avvenuto; ad oggi, comunque, non si è ancora riusciti a stabilire a chi appartengano le teste ritrovate.
Per ora, vengono conservate all’interno del frigorifero dell’obitorio, in attesa di essere esaminate dal medico legale. Solo successivamente sarà possibile procedere al riconoscimento delle vittime. Il campo dove sono avvenuti i fatti si trova nella zona di Bou Atny, e veniva utilizzato dalla coalizione militare islamica (la cosiddetta Shura). Le forze jihadiste che hanno avuto numerosi scontri, negli ultimi mesi, con la milizia regolare presente in Libia, sono legate in maniera molto stretta all’Isis. Questa nuova azione arriva solamente pochi giorni dopo l’orribile rogo che ha avuto come vittima un pilota giordano, a sua volta seguita dalla decapitazione degli ostaggi egiziani, uccisi perché ritenuti delle spie.
Inoltre, non è ancora stato dimenticato quanto accaduto poche settimane fa a Parigi, ossia l’assalto alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, la cui indignazione ha portato a manifestazioni di solidarietà in tutto il mondo occidentale.

Oltre alla paura di nuove esecuzioni, il rischio di questi avvenimenti è quello di portare ad esasperare gli animi delle persone più esagitate; questo potrebbe dare il via a una nuova escalation di violenza dovuta a tentativi di vendetta.

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