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Omicidio del piccolo Loris: tra presunti debiti e testimonianze divergenti, il quadro si complica

Non c’è pace per il piccolo Loris, il bambino di otto anni ucciso nel novembre del 2014 e originario del comune di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Per l’omicidio è stata accusata la madre di Loris Stival, Veronica Panarello. Molti degli indizi sembrano andare contro di lei, in particolare la visione di alcuni filmati delle telecamere di videosorveglianza dimostrerebbero il fatto che la donna quella mattina si sia recata in direzione del canalone dove poi è stato ritrovato il corpo senza vita di Loris.

Veronica Panarello, dal carcere di Agrigento, continua a professare la propria innocenza, dichiarando che mai avrebbe potuto fare una cosa del genere al suo bambino. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi movimenti della donna fatti il giorno del delitto, in particolare si sta cercando di capire con certezza se la donna abbia accompagnato oppure no suo figlio a scuola.

Non sarà facilissimo ricostruire la verità anche perché ci sono state dichiarazioni contrapposte da parte di vicini di casa e di altre persone che conoscevano la famiglia Stival. Ad esempio, una signora di origine albanese che vive nello stesso condominio degli Stival ha parlato di una famiglia tranquilla e serena. Vanno in tutt’altra direzione, invece, le parole del giornalaio della zona il quale avrebbe detto che la donna gli avrebbe confessato di avere gravi problemi economici e che per questo motivo nell’ultimo periodo era aumentato il numero di litigi tra lei e suo marito.

Il programma ‘Chi l’ha visto?’ ha, inoltre, proposto delle immagini inedite in merito a questa vicenda. Secondo tale ricostruzione, circa 24 ore prima che venisse compiuto il delitto, Veronica Panarello avrebbe strattonato suo figlio. Questo caso, come gran parte dei gialli di cronaca, divide l’opinione pubblica. Per il momento, comunque, Veronica Panarello resta in carcere ma è chiaro che le indagini proseguiranno, con l’obiettivo di ricostruire in toto la verità.

 

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