AttualitàCronaca

Sassi lanciati dal cavalcavia: un incubo senza fine sulla A7

Una donna di 29 anni viaggiava insieme all’amica e a due cagnoline sull’autostrada A7, tra Zinasco e Pieve Albignola, quando ha visto una figura scura e magra avvicinarsi al bordo del cavalcavia e prepararsi a gettare il masso. Solo l’istinto è riuscito a salvarle dal peggio.

È uno di quei fatti che non vorremmo più sentire sui giornali o nei notiziari televisivi, ma purtroppo torna l’incubo dei sassi buttati giù dal cavalcavia verso le auto, ignare di quello che sta accadendo.

Il racconto dato da Elena Forlino, 29 anni, che si trovava al volante è chiaro:

“È stato un attimo vedere la sagoma di quel uomo magro, vestito di scuro, gettare oggetti dall’alto del cavalcavia. Istintivamente ho sterzato a destra e siamo finite contro lastre di cemento armato scaraventate poco prima da quei pazzi”.

E ancora:

“Sarà per un riflesso incondizionato o per quello che è successo a Tortona quella volta, ma io quando mi avvicino a un cavalcavia guardo in alto”.

La donna dice di aver visto, appena passato il cavalcavia, altre auto ferme nella corsia di emergenza con le doppie frecce e di essersi fermata.

Chiedendo in giro, un signore le dice:

“Vi è andata bene, l’ho visto caricare il braccio per prendervi meglio di mira”.

Qualcuno chiama il 112 e quegli attimi, a detta di Elena, sono davvero interminabili: attimi di paura, di attesa e di sollievo.
I carabinieri arrivano sul posto e chiudono l’autostrada per circa dieci minuti, il tempo di una ripulita veloce e le auto ripartono.
I carabinieri che chiedono ad Elena di raggiungere l’autogrill di Dorno per testimoniare ciò che ha appena visto e che l’ha coinvolta di prima persona.

Qui, ancora in preda alla paura e scossa dall’accaduto, dice agli inquirenti:

“Io ne ho visto uno solo, ma le altre persone parlavano anche di un altro. Praticamente tiravano sulle auto in entrambi i sensi di marcia. Il ragazzo che ho visto per una frazione di secondo aveva dei lineamenti caucasici”.

Fortunatamente l’episodio che ha visto coinvolti una ventina di veicoli non ha avuto gravi conseguenze, i danni riportati da auto e persone sono stati contenuti, solo un camionista è stato ferito ma in modo non grave.

Una storia, questa, che fa rabbrividire al solo pensiero di attraversare l’A7 per i normali spostamenti giornalieri.
Noto a tutti è il fatto accaduto nel lontano 1996, quando Maria Letizia Berdini stava percorrendo, vicino a Tortona (Alessandria) l’A21 e venne colpita da un masso gettato dal cavalcavia.
La giovane donna viaggiava sulla Mercedes guidata dal marito, era una sera come tante: limpida, con temperature rigide e il traffico stranamente molto scorrevole.
Ad un certo punto, proprio sotto il cavalcavia, alcune auto che precedevano la sua Mercedes sono sbandate e il marito inizialmente ha pensato si trattasse di ghiaccio, ma quello che accadde in seguito ebbe dell’incredibile.
Si trovarono sotto una pioggia di sassi, uno di questi colpì proprio Letizia, la quale morì lungo il tragitto verso l’ospedale a causa di un trauma cranico esposto.

Leave a Response