AttualitàCronaca

Si butta dalla finestra con la figlia di 2 anni: voleva sottrarla a una casa famiglia (video)

Un sequestro con sequenze da brivido è accaduto in Puglia, ma fortunatamente l’epilogo è stato a lieto fine.

Una bambina di due anni e mezzo era in affidamento agli operatori di un centro di accoglienza di Ostuni, “La Nostra Famiglia”. La madre 23enne, incinta di un secondo figlio, ha deciso di sottrarla alle cure degli operatori facendosi aiutare da un complice.

Ottenuto un colloquio con la figlia presso la struttura di accoglienza, la donna è riuscita a distrarre per breve tempo una operatrice ed ha lanciato la piccola da una finestra, all’altezza di sei metri, nelle braccia del suo complice, un uomo di 60 anni originario di Ugento. L’uomo si era portato sotto la finestra non appena era stato avvertito dalla madre per mezzo di un cellulare. La donna si è poi lanciata dalla stessa finestra, atterrando sul cofano della loro auto.

Successivamente i due si sono dati alla fuga e sono arrivati in Germania. Le indagini sono scattate subito dopo il fatto e sono state portate avanti in collaborazione tra la Procura di Brindisi e quella di Lecce presso il “Tribunale dei minori”.

Nei confronti della donna e del suo complice sono partite le denunce a piede libero. Il sequestro della piccola è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, che hanno mostrato prima il lancio della bambina e poi il salto della donna, che è arrivata di schiena sul cofano dell’auto. La piccola, grazie all’attività investigativa portava avanti dal commissariato di Ostuni in collaborazione con quello di Taurisano, è stata poi rintracciata il 3 novembre in Germania e si trova ora affidata ad una casa famiglia, mentre si stanno mettendo a punto le pratiche necessarie per il suo rientro in Italia.

L’auto che è servita per la fuga della donna e del suo complice risultava noleggiata da una terza persona, e sono in corso le indagini nei suo confronti, con l’accusa di favoreggiamento. Nei confronti degli esecutori materiali del sequestro, che al momento si trovano ancora in Germania, pendono invece le accuse di violazioni delle disposizioni emesse dal giudice.

 

Leave a Response