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Strage di Tunisi: le vittime piemontesi

La notizia dell’attentato a Tunisi ha colpito l’Italia intera: 2 italiani sono morti nell’attentato di ieri nello stato magrebino. I proiettili sparati dai jihadisti hanno colpito a morte Francesco Caldara, un pensionato novarese, e Orazio Conte, torinese.

Ha riportato invece ferite non mortali Sonia Reddi, moglie di Caldara. L’angoscia si perpetra non solo per la triste scomparsa di questi cittadini piemontesi, ma anche per una donna brianzola al momento solo dispersa, la settantenne Giuseppina Biella, in vacanza a Tunisi col marito e per la grande incertezza che regna ancora sull’identità delle altre vittime italiane.

Chi adesso ha la fortuna di raccontare l’accaduto con terrore e paura negli occhi, perché sopravvissuto all’attentato, sono Antonietta Santoro e il marito. Dalla dichiarazioni del Sindaco di Torino Fassino pare che la coppia sia riuscita a scappare dal museo del Bardo in cui erano tenuti in ostaggio dagli attentatori, grazie al pronto aiuto di una guida del posto che li avrebbe condotti al porto.

Piange invece il Piemonte per i due scomparsi. Francesco Caldara era in pensione da dieci anni e aveva da poco ripreso la passione per i viaggi e i giri in moto. Orazio Conte, un informatico, era stato convinto dalla moglie a unirsi al gruppo di amiche col quale si sarebbe poi diretta in Tunisia. Il figlio dei due, Luca Conte, rivela di averli sentiti per l’ultima volta martedì, quando voleva comunicargli il buon esito di un colloquio di lavoro.

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