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Studente di Padova: mentre si cerca la verità, gaffe della scuola nella relazione pre-esame: “Buono l’esito della gita all’expo “

È dal 9 Maggio che l’Italia è incredula di fronte al ritrovamento del cadavere di Domenico Maurantonio, il ragazzo diciannovenne di Padova precipitato da un hotel di Milano.

Assieme alla sua classe, il giovane si era recato nel capoluogo lombardo per visitare l’Expo. Da allora, non passa giorno senza che le varie edizioni del telegiornale forniscano aggiornamenti in merito all’indagine, attraverso la quale gli inquirenti stanno provando a stabilire se vi sia stata una qualche complicità nel tragico evento da parte di uno o più degli altri studenti e che quindi la caduta non possa essere definita come accidentale.
Ma l’ultima notizia relativa a Domenico arriva dalla sua scuola, e non è meno sorprendente. I professori, infatti, si trovano riuniti in questi giorni per preparare i vari profili dei ragazzi, da presentare agli esami di maturità. L’Istituto Nievo, nel quale Maurantonio frequentava la quinta classe, ha riunito i docenti in consiglio e, nonostante la scuola sia ritenuta una delle più preparate di Padova, dopo quanto accaduto, l’appuntamento con il capitolo finale del percorso scolastico non si presenta semplice, stante il difficile contesto. Considerate tutte le attenuanti del caso, però, la cosa sconvolgente è che in una relazione pubblicata da un docente non sia emerso nessun riferimento a quanto accaduto ad uno dei componenti della classe stessa. In particolare, l’autore del documento si è limitato ad evidenziare come:

“La classe abbia partecipato con molto entusiasmo alla visita all’Expo”

ma  nemmeno una parola è stata dedicata a Domenico. Anzi, è stato sottolineato solamente il buon esito della gita. La gaffe ha veramente del clamoroso, considerando che proprio  il docente, autore della relazione, componeva il trio di docenti che aveva fatto da accompagnatore.

Per quanto riguarda le indicazioni fornite in merito alla classe, l’evento della morte del giovane ha evidentemente segnato i suoi compagni. Sul profilo, infatti, è stato indicato come siano del tutto mancanti delle motivazioni “autentiche“, ma anche “personali“, allo studio. Sicuramente, affrontare gli esami non sarà assolutamente semplice, anche perché i ragazzi sono ancora al centro delle indagini, con sospetti di omertà, tutti da verificarema legittimi visto il mistero che circonda l’accaduto, che si sono moltiplicati nel corso dei giorni successivi al fatto. La Procura di Milano sta cercando di acquisire altri elementi utili a dirimere con sicurezza la nebbia che ha avvolto questo caso. I genitori non vogliono credere che si sia trattato semplicemente di un incidente causato da imperizia.
Gli esami effettuati sul cadavere del giovane hanno escluso la presenza di una quantità eccessiva di alcool e di lassativi. Ora si stanno attendendo i risultati dell’esame tossicologico per poter avere un quadro completo della situazione e trarre le conclusioni. Ma ancora più importanti saranno gli esiti in merito alle tracce di Dna rinvenute sul braccio del ragazzo, che hanno provocato un livido.

Nel frattempo, la madre di Domenico he voluto lanciare parole dure nei confronti di chi sta tacendo per non danneggiare gli eventuali colpevoli. Inoltre, la donna ha dichiarato come sia necessario che venga raccontata la verità su quella notte. La madre si è scagliata anche contro la scuola, alla quale aveva “affidato” il figlio, riavendolo indietro morto. Finora, ad ogni modo, non sono state sufficienti moltissime ore di interrogatori per avere un sospetto.
Il legale della famiglia del ragazzo ha comunque chiesto di poter avere una perizia psicologica, per indagare il comportamento dei compagni.
I verbali, finora, hanno portato a risposte che non hanno fatto emergere nulla di rilevante, a parte il denunciare una misteriosa presenza straniera al piano dell’hotel in cui erano alloggiati i ragazzi. Ipotesi che gli inquirenti ritengono assai improbabile.

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