Curiosità

Stufo del tatuaggio? Ecco come cancellarlo e i rischi a cui si va incontro

Quanti sono i motivi per farsi un tatuaggio? La voglia di trasgredire, un evento particolare, un amore che sembra possa durare per sempre…ma altrettanti sono i motivi per cui poi vorremmo cancellarlo! Certo si sa, non è facile ma neanche impossibile, basta un po’ di pazienza.
Ricordiamoci sempre, però, che sia quando facciamo un tatuaggio e sia quando lo rimuoviamo dobbiamo avere la massima cura per il nostro corpo e rivolgerci a veri esperti nel campo della dermatologia e della cosmesi.

Chiariamo subito che, spesso, la cancellazione può lasciare una traccia, il cosidetto “tatuaggio fantasma“; inoltre per eliminare un tatuaggio ci vogliono tempi diversi a seconda della grandezza, della profondità a cui è penetrato l’inchiostro, dell’incarnato della nostra pelle (meglio se chiara) e dei colori usati. Ad esempio i pigmenti a base ferrosa sono più difficili da rimuovere perchè reagiscono col laser e anzichè sparire possono addirittura accentuarsi; è il caso dei gialli, dei rossi e dei blu.
A proposito di laser, questo è il metodo più comune ed efficace; l’ultima tecnologia, per ora presente solo negli Stati Uniti e a Londra, è il “Picolaser” che richiede solo 3 sedute per cancellare il tatuaggio, mentre in Italia si può ricorrere al “Laser Qswitch” che può richiedere anche diversi mesi di intervento. Si agisce sulla pelle anestetizzata con un raggio molto forte ma breve; successivamente la zona andrà protetta con creme lenitive ed evitando l’esposizione al sole per diverso tempo…quindi meglio evitare di ricordarsi in estate per effettuare questo trattamento a meno di non voler un’abbronzatura a macchia di leopardo!

Un sistema alternativo è il cosiddetto liquido “Skinial” ad effetto corrosivo, attenzione però: questa tecnica è stata vietata dall’Autorità Giudiziaria perchè la sostanza viene iniettata sotto la pelle per agire efficacemente con effetti davvero dannosi! Per quasto, cari amici, state lontano da chi ancora ve lo propone! Si può ricorrere invece alla “dermoabrasione” che consiste nel levigare la pelle fino a far fuoriuscire l’inchiostro e poi trattare la parte con creme antibiotiche e bendaggi per circa 10 giorni; il metodo non è eccessivamente aggressivo ma può non eliminare del tutto il disegno. Anche la “rimozione chirurgica” mediante bisturi può essere efficace, ma poichè è un intervento a tutti gli effetti il rischio cicatrici non è da escludere!
Per coloro che amano metodi naturali esistono in commercio delle creme adatte per la rimozione che possono essere applicate anche a casa con costi molto contenuti; ce ne sono di diversi tipi ed agiscono direttamente sul colore dopo varie applicazioni. Ancora, c’è chi utilizza il sale con le sue proprietà abrasive, ma in questo caso occorre fare molta attenzione perchè i risultati sono di scarsa qualità e gli effetti, dannosi sulla pelle, molto evidenti! Come si può vedere, allora, i trattamenti laser sono quelli più efficaci, ma gli esperti raccomandano sempre di effettuarli in centri specializzati e di informarsi bene, prima di procedere, sulle possibili controindicazioni e sugli effetti collaterali.

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