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Tour de France 5° tappa: bis di Greipel e ancora cadute. Se ne va, infortunato, anche Bouhanni

Dopo le fatiche del pavè, con i ripetuti attacchi di Vincenzo Nibali (senza che l’Italiano sia riuscito a fare la differenza rispetto ai principali avversari) la quinta tappa del Tour de France, come prevedibile, ha visto un arrivo in volata.  E come ormai accaduto più volte nel corso di questa prima settimana, anche quest’ultima frazione ha visto numerosi atleti coinvolti in diverse cadute. Proprio una di queste ha costretto al ritiro  di uno degli sprinter più accreditati, quale il francese Nacer Bouhanni.

Alla fine, a trionfare è stato Greipel, che ha potuto così celebrare la sua doppietta al Tour di quest’anno; mentre ancora una volta la piazza d’onore è andata all’onnipresente Sagan.
Lo sprinter tedesco (che corre per la Lotto-Soudal) è riuscito a resistere non solo allo stesso Sagan, ma anche ad un disperato tentativo di recupero finale messo in atto da Cavendish, giunto terzo. Tra gli italiani, da segnalare il nono posto di Cimolai.
Grazie a questo successo, Greipel è riuscito a consolidare la leadership nella maglia a punti. Per quest’ultimo si tratta dell’ottava vittoria in carriera nella Grande Boucle, e rappresenta la 15esima in una grande corsa a tappe. Quest’anno è riuscito ad aggiudicarsi anche una vittoria al Giro d’Italia (nella tappa con arrivo a Castiglion della Pescaia). Da segnalare come il ritiro di Alessandro Petacchi dalle competizioni lo abbia portato a diventare il secondo corridore in attività ad aver ottenuto più vittorie, piazzandosi dietro al rivale Cavendish.

La tappa, riservata ai velocisti, non ha portato nessuno scossone in classifica generale dopo le tappe concitate dei giorni scorsi. La maglia gialla è rimasta sulle spalle di Tony Martin; la cui squadra ha provato a lavorare per Cavendish, purtroppo senza riuscire a portarlo al successo.
Questa quinta tappa, lunga 189.5 chilometri, ha condotto i corridori da Arras ad Amiens e ha visto subito una maxi-caduta a pochi minuti dal via. Al chilometro 12, infatti, molti corridori Cofidis sono terminati a terra; uno di loro, il capitano Nacer Bouhanni, è stato costretto a ritirarsi dalla corsa. Si tratta di un periodo particolarmente sfortunato per il ciclista, che era riuscito ad arrivare in sesta posizione nella tappa del pavè nonostante i postumi di un’altra caduta, avvenuta il 28 Giugno durante il campionato nazionale. Sottoposto ad esami, è stata scongiurata la presenza di fratture, anche se la brutta botta rimediata ha portato ad un peggioramento delle condizioni delle costole, dei fianchi e del polso già doloranti. Proprio prima della tappa, il manager della Cofidis aveva parlato con i suoi corridori sottolineando la pericolosità del percorso, soprattutto in caso di pioggia.
Prima della caduta si era già sviluppata una fuga a due, composta da Nicolas Edet e Pierre-Luc Perichon; al primo, appartenente alla Cofidis, è stato chiesto di tornare in gruppo dopo quanto accaduto. Il compagno di avventura è stato così costretto a proseguire da solo, venendo ripreso a circa 100 km dal traguardo. La pioggia che aveva risparmiato il pavè il giorno precedente è arrivata a rendere più insidiosa la corsa e costringendo i ciclisti ad adottare un atteggiamento prudente su un asfalto particolarmente viscido. Per tale motivo, la media oraria si è attestata sui 40 km/h fino al traguardo posto ad Amiens. Una compagine di 37 corridori, comprendente anche chi nei giorni scorsi è stato vittima di cadute, non è riuscita a rimanere agganciato al gruppo. Tra i personaggi più illustri ad aver incontrato difficoltà nel terminare la tappa da segnalare Michael Matthews. Ma, nonostante la velocità non elevata, un’altra caduta ha avuto luogo a 25 km dal traguardo. In coda al plotone, infatti, almeno venti corridori sono terminati a terra; tra questi Trentin, Thibaut Pinot e Pozzato.

Nient’altro da segnalare fino alla volata, resa ancora più complicata dal vento a sfavore che ha interessato gli ultimi chilometri. Inizialmente, Cavendish non è riuscito a tenere la ruota di Renshaw, l’ultimo uomo della Etixx, trovando un ulteriore ostacolo in Demare, reo di avergli chiuso l’ultima traiettoria possibile. Anche Sagan ha avuto dei problemi, rimanendo imbottigliato nel traffico, salvo poi tentare una grande rimonta. Nonostante lo sforzo profuso il risultato per lo slovacco del team Tinkoff non è cambiato: secondo posto alle spalle di Greipel. Per lui, in 5 tappe, due secondi e un terzo posto. A breve  una sua vittoria?

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